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06 febbraio, 2015

Il patron di Twitter: 'siamo impotenti contro i molestatori'. Ma qualcosa si muove...


"Le nostre capacità sono uguali a pari a zero quando si tratta di gestire le molestie

http://www.theverge.com/2015/2/4/7982099/twitter-ceo-sent-memo-taking-personal-responsibility-for-the


"Non si può nulla quando si tratta di gestire i molesti e i trolls sulla nostra piattaforma e siamo al punto di partenza da anni", ha ammesso il capo di Twitter in una nota interna che il sito americano The Verge ha pubblicato

Dick Costolo ha poi risposto a una domanda di un dipendente su un forum interno della società in cui scrive che questo fallimento è sua responsabilità personale. 
"Non è un segreto e il mondo ne parla ogni giorno. Perdiamo utenti dopo utenti, perché non trattiamo il problema dei troll che si devono affrontare ogni giorno. [...]
Inizieremo a allontanare queste persone e fare in modo che quando si pubblicano i loro attacchi ridicoli, nessuno li senta". 
In Francia, per esempio, Twitter è stato più volte criticato per il suo atteggiamento lassista nei confronti dei troll, come ricorda Le Monde.

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Vedi anche:
I Trolls visti da una blogger 

I Trolls hanno tendenze psicopatiche. - Attenzione ai commentatori seriali, e non, dei social network 

08 luglio, 2017

Il pene del Troll riattaccato dopo la colletta crowdfunding.

Il "Pene" ha ripreso il suo posto. Grazie ad una colletta-crowdfunding, la roccia dalla forma speciale è stata incollata alla parete dopo essere stata tagliata dai vandali. Wikipedia ce la descrive come un affare di 12 metri nella località di Elgersund, in Norvegia. 
La roccia dalla forma fallica, ha sperimentato una larghissima fama nei social e sulla stampa, dopo essere stata tagliata da ignoti ed ha riguadagnato il suo posto venerdì nel sud-ovest della Norvegia. 

https://www.svt.se/nyheter/utrikes/trollpikken-kan-resas-innan-helgenLa protuberanza di una decina di tonnellate è stata issata metro dopo metro e poi fissata alla rupe su cui si erge, ancora protetta da impalcature di sicurezza, in base alle immagini televisive. 

"Trollpikken" ("l'affare del troll"), secondo una traduzione piuttosto pudica - è stato scoperto più sotto, in basso, rispetto al suo solito posto da circa due settimane. Le scanalature nella roccia sono un sostegno della tesi di vandalismo. Una raccolta di fondi (sito crowdfunding) ha raccolto oltre 227'000 corone (113%) rispetto alle 200.000 previste (circa 30.000 euro) per raccogliere i pezzi. 

La polizia ha iniziato un'indagine sull'incidente, mentre i locali si lanciavano verso la campagna di crowdfunding per aiutare a finanziare i lavori di riparazione.

Non accettiamo gli atti di vandalismo, rialzeremo la nostra roccia di nuovo” si leggeva in uno dei messaggi sulla pagina di crowdfunding. “La ri-erezione ci sarà”. 


La campagna di finanziamento andrà anche a migliorare l'accessibilità al Trollpikken, sicchè ci si potrà di nuovo abbracciare, sedere o esporre in qualche modo al rito apotropaico o di iniziazione. Ovvero, più semplicemente illudersi con qualche forma di selfies ammicanti a funzioni ambite ed irraggiungibili., .

Si potrà trovare un migliore percorso e più comode condizioni di parcheggio, con i fondi, una volta che l'obiettivo principale è compiuto”, hanno aggiunto gli attivisti.

Diverse imprese di costruzione locali hanno accettato di aiutare a ri-costruire la struttura, rinforzata con acciaio e issata al suo posto. 


L'episodio ha guadagnato una notorietà improvvisa della formazione geologica ma i turisti dovranno aspettare una settimana per salirvi, il tempo che colla e cemento utilizzati in aggiunta al fissaggio in metallo siano completamente pronti allo sforzo. 

Su tutta la vicenda la polizia norvegese nutre alcuni sospetti ed indaga. 

22 dicembre, 2011

I Troll visti da una blogger


... così come nella realtà, anche nel mondo virtuale dei blog ci sono i soggetti che ti infastidiscono e creano confusione e disturbo con messaggi provocanti e spesso irritanti.
E nel mondo del web hanno anche un nome: sono i troll. Sono i classici rompi, quelli che ti fanno perdere la pazienza e che ti portano all'esasperazione. Diciamo che possono essere paragonati ai classici tipi che per strada suonano in continuazione il clacson prima che il semaforo diventi verde o quelli che parlano, riparlano e straparlano solo per contraddirti o quelli che magari ti passano davanti nella fila come se fosse normale.
Ma per noi donne blogger è anche peggiore la situazione perchè l'uomo, se già nella vita reale tende ad essere dominante (anche se siamo alla pari), figuratevi un po' come diventa sul web dove può dire e fare ciò che vuole, da dietro a un pc.
Le provocazioni sono sempre le stesse: ci danno delle furbe o delle brutte o delle incapaci o delle bugiarde o delle femministe.
E si finisce sempre lì, con battute squallide, di basso rango ...    leggi il resto su 

Ho la sensazione che anche dalle parti nostre ci siano molti trolls, non parlo dei bagagli, magari con ruote (trolley), perchè sono molto più ingombranti e, spesso, senza rotelle.

25 aprile, 2019

C'è una lunghezza ideale per i romanzi?

Questa infografica viene dalla edizione di Dicembre-Gennaio, da 1843 magazine, rivista culturale del 'The Economist', iniziata il 2016. 
https://www.1843magazine.com/data-graphic/what-the-numbers-say/how-long-is-the-perfect-book
The Economist - 1843 magazine
Essa si basa sulla valutazione di 737 libri con l'etichetta 'classico della letteratura' su Goodreads, un aggregatore di critiche che conta 80 milioni di membri  

L'idea: testare la teoria del romanziere britannico E. M. Forster, che 'un giorno si lamentava che i libri lunghi in generale fossero sopravvalutati, perché il lettore convince se stesso e gli altri, di non aver perso il suo tempo' dice la rivista. 

I dati mostrano che i volumi sottili (da 100 e 200 pag.) hanno ottenuto una valutazione media di 3,9 su 5, mentre quelli con più di 1000 pagine avevano un punteggio di 4.2. In altre parole, l'analisi secondo 1843 è: 'più è meglio, dicono i lettori'. 

Ma troviamo anche che i romanzi più recenti hanno segnato un punteggio più alto dei vecchi, le opere di JK Rowling o Tolkien dominano la cima della classifica. 'Gli utenti Goodreads tuttavia, non sono semplicemente troll anti-intellettuali insiste la rivista, la letteratura russa è uno dei generi top-rated'. 

25 febbraio, 2014

I Trolls hanno tendenze psicopatiche. - Attenzione ai commentatori seriali, e non, dei social network


medfr06751I Trolls un popolo orribile: hanno tendenze psicopatiche

Un nuovo studio traccia il profilo psicologico degli utenti della rete che provocano altri attraverso i loro commenti.
           
I Trolls (*), questi internauti, si divertono a scrivere di tutto nelle sezioni di commento dei social networks per provocare gli altri sono, tutto sommato dei poveri disgraziati. Si sospetta che essi abbiano un "problema", qualcosa che non funzioni in loro.
Erin E. Buckels
     Narcisismo, machiavellismo e psicopatia, un team di psicologi della University of Manitoba, guidati dalla ricercatrice Erin Buckels (vedi pubblicazione), hanno cercato di determinare se vi fossero caratteristiche comuni a tutti i trolls.

I risultati della loro ricerca sono utilizzati per stabilire le differenze significative tra il tempo trascorso a fare commenti su internet ogni giorno e la psicopatia (che si manifesta, in particolare, nella mancanza di rimorso e di empatia).
      
La conclusione di questo studio è interessante dal momento che alcuni siti di informazione preferiscono chiudere le loro sezioni di commenti, dopo aver verificato la mole dei tempi e delle energie necessarie alla loro gestione. 
     
Come spiega Erin Buckels nel sito Slate: "Cercare di gestire le "conversazioni", in un articolo, rimuovendo commenti o vietando l'accesso ai trolls, in realtà, motiva ulteriormente il loro sadismo, ed è difficile da contenere ... L'anonimato attrae perché hanno pochi mezzi per esprimere il loro sadismo in una forma socialmente accettabile".
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(*) da Wikipedia (internet): TROLL,  persona che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l'obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi .... segue

08 aprile, 2020

La parola del giorno: 'Zoombombing', le intrusioni nei video pubblici.

Dopo intrusioni dannose e contenuti inappropriati, gli 'Zoombombers' sono stati in grado di intrufolarsi in numerose riunioni che il confinamento richiede, sulle piattaforme di videoconferenze.

https://www.nytimes.com/2020/04/03/technology/zoom-harassment-abuse-racism-fbi-warning.htmlCon l'isolamento, il servizio di videoconferenza Zoom sta riscuotendo un successo globale inaspettato. 

Riunioni professionali a distanza, corsi online, concerti, aperitivi e discussioni familiari con telecamere interposte ... tutte le nostre vite vengono gradualmente riorganizzate intorno a questa piattaforma. 

Ma questa impresa ha anche rivelato i limiti di questo sistema. Gli utenti segnalano frequenti intrusioni da parte di partecipanti malintenzionati, noti anche per il loro 'Zoombombing', durante le loro conversazioni, spiega il New York Times

'Questi intrusi usano spesso immagini scioccanti, epiteti razziali e volgarità per far naufragare le videoconferenze'. 

I troll si organizzano sui social network per recuperare i codici di accesso alle videoconferenze pubbliche e deviano la funzione di condivisione dello schermo per interrompere le riunioni. 

Attacchi ancora più difficili da sradicare poiché i loro autori sono spesso irrintracciabili perché 'si spostano da un alias all'altro', ha dichiarato il quotidiano newyorkese. Spesso costringono gli host a terminare i loro eventi. 

I molestatori hanno attaccato in particolare l'associazione di alcolisti anonimi, i cui incontri, anche online, sono essenziali per aiutare le persone a riprendersi. Oltre all'invio di materiale pornografico o all'incitamento a bere alcolici, questi attacchi destano particolare preoccupazione perché 'qualsiasi intrusione rischia di distruggere l'impressione di anonimato', osserva il Wall Street Journal

"In questo periodo di limitazione dei contatti umani, il successo di Zoom … sottolinea sia che la tecnologia ci consente di connetterci tra noi sia che è lungi dall'essere un sostituto perfetto per le riunioni faccia a faccia”. 

Ripetute intrusioni che alla fine hanno attirato l'attenzione dell'FBI, che ha messo in guardia dallo 'Zoombombingin una dichiarazione del 30 marzo

La società di Palo Alto ha affermato di aver fatto tutto il possibile per evitare questo tipo di comportamento. Ha pubblicato le istruzioni per configurare meglio le videoconferenze e per garantire riunioni contro tali attacchi. 

06 marzo, 2017

Se proprio volete fare un commento rispondete prima al quiz! - I dibattiti, utili ma difficili da gestire.

Un sito d'informazione sottopone gli utenti ad un test che provi che hanno letto l'articolo, prima di consentire loro di discutere.   
https://nrkbeta.no/2017/02/13/et-eksperiment-for-et-enda-bedre-kommentarfelt/
Un escamotage anti "troll"? Un sito web norvegese potrebbe aver trovato la chiave per mettere a tacere i commenti malevoli e infondati su internet con una semplice idea: i lettori devono per forza leggere l'articolo prima di discuterne. 

Da metà febbraio, NRKbeta, una filiale dell'emittente pubblica NRK, specializzata in media e tecnologie, ha imposto in via sperimentale di rispondere correttamente a tre domande ispirate al testo prima di commentarlo. 

"In generale, vediamo che molti leggono solo il titolo e poche righe prima di correre ai commenti e partecipare al dibattito", ha osservato il direttore di NRKbeta Marius Arnesen. Sull'argomento vi ho riferito qualche tempo addietro

"Formulando tre domande ricavate dall'articolo, si garantisce che la discussione si svolga intorno ad una base di conoscenza comune". 

Un modo per migliorare il livello del dibattito, ma anche per domare le reazioni indesiderate. 

"Se si è stati infastiditi da qualcosa in questo articolo, si è costretti a fare una pausa, per riflettere un po' e leggere l'articolo, se non lo si è già fatto. Si spera di disinnescare l'ira improvvisa che porta a commenti rabbiosi". 

"L'esperimento è ancora troppo recente per trarne conclusioni definitive" dice il direttore ". "..ma il numero di commenti è rimasto pressochè stabile e regolare, i commenti generalmente positivi". 

"Lodevole l'iniziativa", ha commentato un utente sul sito NRKbeta. "Anche se la mia fede nell'umanità non va tanto in alto dal dissuadermi dal credere che ogni dibattito finisce per scivolare su cose come Adolf Hitler, l'immigrazione, i politici corrotti, le teorie del complotto ...". 

"Non resta che trovare un metodo che valuti i risultati di questo ballon d'essai. Come misurare il successo in questo settore?" Si chiede ancora. "Sarà un successo avere meno commenti? O più commenti? Come si fa a misurare il loro miglioramento qualitativo?".