29 aprile, 2011

Mondo cane. Gravina. Un film déjà vu.


la vicenda di Gravina da un altro punto di vista (click banner)

Comunicato stampa dell’Amministrazione Pubblica

Petizione GIUSTIZIA PER I VOLONTARI DELLA LEGA NAZIONALE PER LA DIFESA DEL CANE DI GRAVINA DI PUGLIA E PER DEGLI INNOCUI CANI RANDAGI E DI QUARTIERE.
A:Presidenza della Repubblica, Ministero della Giustizia, Ministero della Salute e al Sottosegretario di Stato On. Francesca Martini


Quando un evento si presenta sotto forma di notizia, magari amplificata dalla stampa nazionale, spesso perde la sua reale consistenza ed i bravi cittadini si schierano dall'una o dall'altra parte talvolta senza sapere nulla della situazione. Da noi è capitato un fatto analogo,(click banner) riguarda i cani randagi ormai vissuti solo come minacciosi, ringhiosi, pericolosi. Quando li immaginiamo non siamo, non siete, più capaci di vederli cuccioli, o affamati, abbandonati o massacrati (MASSACRATI CON L'ACCETTA: SHOCK CANI A NAPOLI _ FOTO - Fidanzati uccidono un cane e filmano la sua impiccagione.)
Molto spesso la loro unica colpa è quella di essere stati abbandonati dalla gente e dalle istituzioni. Questo nostro popolo giudicante è lo stesso che imbratta i muri e le opere d'arte, che strombazza e fa rumori dappertutto, che per i suoi bisogni chiede anche il contributo al comune, spacciandoli per opere d'arte. Che usa la violenza come metodo di persuasione e si indigna per la presenza di animali incolpevoli.
Certo vanno gestiti curati e rispettati, come probabilmente farebbero con noi, e lo fanno. La petizione che vi si propone non è una formale richiesta, né pelosa affermazione di principi, solo una fermata per una riflessione prima che tutto riprenda a scorrere e scivolarci davanti, teoria di fatti e immagini, di cui continuiamo a non capire niente.

per firmare la petizione


VISUALIZZA I FIRMATARI

28 aprile, 2011

Grazia Lombardi HO IMPARATO UNA CANZONE voglio e turnà

Lombson mi ha mandato il link. Come dirgli di no?

Gravina in Puglia presenta: “di Rupe in Rupe”. Porte Aperte alle grotte e chiese

1° Maggio 2010
1° Giornata Europea del Patrimonio Rupestre del Mediterraneo

Gravina in Puglia presenta:
“di Rupe in Rupe”.
Porte Aperte alle grotte e chiese

Il percorso > click per leggere

legenda > click

Andrea Riviello, RIME NOSTRANE (rime a l'us nust)

Proprio in questi giorni di Fiera è stato presentato al pubblico gravinese, appassionato del suo vate Andrea Riviello, la sua ultima fatica letteraria: Rime nostrane o Rime a l'us nust (pp. 175, € 12,00). 
Rime nostrane-Rime a l'us nustUna raccolta di poesie in vernacolo oltre che nella lingua aulica, tipica di Andrea Riviello e così amata da chi segue il suo percorso letterario sin dalle origini. Ogni semplice e consueto gesto diventa evento, si trasforma in verso, si connota di un significato universale perché ogni poesia si trasforma in una riflessione che ci interroga su cosa è stato e dove stiamo andando. Al centro del suo mondo sempre la sua diletta Gravina. (Filomena Pepe da ‘Contesto’)


IL GRILLO EDITORE PRESENTA:
Andrea Riviello RIME NOSTRANE (rime a l'us nust)

Sabato 30 Aprile 2011 - ore 19.00

Officine Culturali, via San Vito Vecchio, 8 - Gravina in Puglia

Conversano con l'autore:
Rosa Leone e Maria Antonietta Altieri

Andrea Riviello

27 aprile, 2011

VIETARE LE RICERCHE E LE COLTIVAZIONI DI IDROCARBURI LIQUIDI LUNGO LE NOSTRE COSTE

CHIEDIAMO ALLE CAMERE DI VIETARE LE RICERCHE E LE COLTIVAZIONI DI IDROCARBURI LIQUIDI LUNGO LE NOSTRE COSTE.”

Giovedì 28 Aprile alle ore 10.30 presso la Sala Guaccareo della sede del Consiglio regionale il gruppo di Sinistra ecologia libertà presenta la proposta di legge alle camere che vieti le ricerche e le coltivazioni di idrocarburi liquidi lungo le coste adriatiche. 

L’iniziativa legislativa riguarda ben sette regioni tra cui la Puglia e Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise

Secondo l’articolo 121 della costituzione italiana i consigli regionali e i suoi membri possono proporre alle camere iniziative legislative che riguardino competenze specifiche del governo. 

Il consigliere regionale Michele Ventricelli, primo firmatario dell’iniziativa, insieme agli altri componenti del gruppo regionale SEL presenteranno a tutti voi il testo e le finalità della proposta.  

Michele Ventricelli

25 aprile, 2011

Giovani UDC. Gravina, Pasqua 2011 – Ignazio Lovero



Dai giovani dell'UDC nella persona del responsabile, Ignazio Lovero, ho ricevuto e gradito gli auguri e un comunicato stampa che mi sembra di poter considerare piuttosto una lettera aperta alla città. Ne pubblico, di seguito uno stralcio. Potrete leggerlo per intero nel link apposito:

I Giovani UdC vorrebbero rinascesse l'onestà, il rispetto e lo spirito di servizio e soprattutto che si generasse una nuova classe politica, diversa dai noti politichesi, come qualche ex-sindaco, che col passar degli anni, hanno affossato la nostra città facendola divenire l’ultimo gradino nel panorama Murgiano e che impertinenti, sfacciati, sfrontati e spudorati rilasciando interviste, ad personam, definendo la nuova e nostra generazione ignorante e non abbastanza innamorata del proprio paese per poter contribuire allo sviluppo e al cambiamento di esso.

Di sicuro sarebbe bello vedere la nostra Gravina libera da questi che negli ultimi trent’anni si sono avvicendati nei luoghi dove ci sono le “leve del potere”.
Sarebbe gradevole vedere gente nuova e motivata, che torni a occuparsi della cosa pubblica in senso vero con una politica che sia strategia, progettazione, valore e che operino ininterrottamente e legalmente per il bene comune.
Tutto questo farebbe si che la nostra capitale dei peuceti, rinascendo diventasse nuovamente solare, coraggiosa e sorridente, aperta e fiduciosa nel suo futuro.

Che questa Domenica possa essere per tutti noi un giorno di rinascita!
Buona Pasqua Gravina!


Intero documento - link

24 aprile, 2011

Filomena Pepe – Contesto – Pasqua 2011, l'augurio per Gravina




Nel giorno di Pasqua 2011, in segno di augurio, vi propongo l'editoriale appassionato e interessante di Filomena Pepe, che ho il piacere ed il privilegio di annoverare tra le mie conoscenze. Da l'ultimo numero di 'Contesto'. Ve ne propongo brevi stralci invitandovi a raggiungere il link per leggerlo tutto.
La passione e le speranze di una concittadina espresse in una forma alta, onesta, intelligente:
… A chi cerca ancora di proporre ai giovani uno scenario politico di legalità e incorruttibilità. A chi emerge nel silenzio e nell'apatia collettiva, mostrando che il talento e l'ingegno sanno essere apprezzati e valorizzati altrove. A chi sa dire NO alle false promesse di voto pre-elettorali. A chi ancora ha il coraggio di scrivere, parlare e stimolare l'opinione pubblica in un paese che spesso gode esclusivamente di polemiche, chiacchiere facili e pure idiozie che continuiamo a raccontarci e che ci piace ascoltare per sfuggire la Verità ...

Leggi l'editoriale

23 aprile, 2011

Rino Vendola, intervista da Verdetto: Dalla fiera alla cola cola, da S. Cecilia al PIRP. La mia città, Gravina

Vi propongo una sintesi di un’intervista da Verdetto n.1 aprile 2011 distribuito durante l’ultima fiera di San Giorgio
rino Vendola


Intervista all'avvocato Rino Vendola, già sindaco ed ora consigliere dell'opposizione.

D. Assistiamo in questo momento storico a numerosi crolli…

abbiamo la fortuna di vivere, di essere fruitori di un museo all'aperto, un paese straordinario con incomparabili bellezze naturalistiche, artistiche... era la casa degli Orsini… che permette di attraversare i secoli scendendo e salendo, sopra e sotto, in lungo e in largo per i quartieri antichi. Abbiamo ancora segni del 300, del 500 se si va a Fondovito, Santa Lucia, Calderoni Martini fino ad arrivare al 700. … Se non hai la cultura della tua città, la cultura profonda dell'anima della tua città come puoi pensare di fare qualcosa?! Da dove cominci? Purtroppo registro che questo tipo di cultura manca …

D. Quali erano i suoi progetti a tal proposito?

R. Avevo avviato un piano regolatore ‘senza edilizia’. Che significa? Chi governa una città si deve porre il problema del futuro. … Per una città medio-grande, come Gravina, pensavo allo sviluppo economico e non all’edilizia tout court … Per esempio, nel centro storico, avrei usato Santa Cecilia per realizzare un'opera fruibile dai giovani … scrissi una lettera al vescovo per averla in comodato d'uso e realizzarne un teatro. II vescovo rispose dicendo che la Chiesa non concede comodati e pensa da sé al conservazione dei propri beni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti (crollo sagrestia, n.d.r.).
Progetti non facili se si pensa che ‘andare al comune’,per alcuni, significa cambiare le sorti della propria vita, sbagliando ... Puoi metterti d'accordo con lo stampatore, gli fai fare una fattura da € 10.000,00 e ne ricavi 5.000,00, oppure l'imprenditore vuole fare un casa abusiva e ti prendi la tangente di € 10.000,00 ma niente di più. Purtroppo questa cultura è diffusa e dura a morire.

D. Come è nata l'idea della ‘cola cola'

R. lo mi stavo interessando per l'allargamento dell'Unesco da Matera a Gravina. Ci fu un consiglio comunale a Matera in cui si progettava di inserire il territorio di Gravina nell'Unesco. Una sera mi venne riferito dall’allora primo cittadino di Matera, nonché amico, che desiderava porre la cola cola all'ingresso della città, gli feci notare che la cola cola, in realtà, è simbolo di Gravina, ribattè che viene adoperato durante la festa mariana di Picciano, in territorio di Matera quindi …. Per evitare lo scippo e la beffa decisi di metterlo all'ingresso li dov’è ora. L’intento di rafforzare l’identità di una città è stata la cifra dei miei tentativi in quegli anni, la mia città con tutti i suoi patrimoni materiali ed immateriali in un'operazione di forte recupero di identità. Perché saltasse agli occhi anche sulla carta geografica.





D.717A fiera di San Giorgio, evento importante per la nostra città?

R. La fiera con me è diventata regionale. Perché? Forse fra cinquant'anni si capirà meglio cosa fu messo in cantiere per la mia città. Adesso c'è ancora polemiche ma basta leggere le delibere per rendersi conto di quello che è stato fatto e di quello che è stato abbandonato. Non parliamo poi del piano di recupero delle periferie, piano che faceva diventare il comune di Gravina milionario, ma abbandonato (leggi PIRP n.d.r.). L’unica strada da percorrere è quella che torna nel centro storico. Sento dire che questi amministratori vanno alla ricerca di aree per realizzare una Gravina 2, una San Basilio 2 ... niente di più sbagliato, "una porcheria". Questa città diventerebbe una necropoli. Se questa città è abitata, vissuta, continuerà a vivere. E' la vita che deve riprendere, i vicoli devono tornare ad animarsi. Capisco che non è una cosa facile perché oggi è più semplice costruire, però li c'è la ricchezza delle imprese artigiane, lì c'è l'occupazione, c'è l'economia, c'è il lavoro che dura nel tempo. Gli ispettori dell'Unesco che venivano a guardare la mia città dicevano che è straordinaria ma troppo degradata!

D. Tre anni di amministrazione Vendola ... ha qualche rimpianto?

R. Il mio rammarico è di non aver potuto portare a termine tutti i progetti, ma la colpa non è mia quindi sono abbastanza tranquillo… se qualcuno mi chiedesse se ripeterei l'esperienza risponderei negativamente, è molto faticoso. Si ha un grande peso sulle spalle, sapere che molto dipende da te, il futuro della città … non ti lascia dormire tranquillo. Percepivo, allora, il senso tragico della fatica, della responsabilità, uomo come gli altri, visto come ingiusto mentre perseguivi la legalità, in un paese dall'illegalità diffusa. E' difficile governare questa città in termini positivi mettendosi in un'angolazione di legalità. Ti paga con I'ingratitudine. Per me è stata una bellissima esperienza ma da non ripetere.
Ma lei visiterà la fiera?
No ... non vado in fiera. La mia fiera durava sei giorni...

leggi intera intervista

22 aprile, 2011

I vespri Tufari. Siamo tutti tufi. Preghiere e filastrocche contro l'abbandono del patrimonio della città di Gravina.

I vespri di questa settimana santa sono tufari. Là dove la casa crollò, vicino al cosiddetto bastione, nei pressi del più famoso ponte acquedotto, preghiere e filastrocche dialettali, messe in musica scandiranno l’ora canonica dei rituali religiosi del vespro.


http://www.gravinalife.it/magazine/eventi/esibizione-musicale-vespri-tufari/
‘Siamo tutti tufi’, l’ultimo virgulto dell’associativismo gravinese, dopo l’assemblea sul degrado del centro storico, sul far della sera trasforma in versi ed arte varia lo struggente amore per la città. Se non fossero proprio loro a fare questa cosa avrei pensato ad una ulteriore drammatizzazione del degrado, di cui francamente non c’era bisogno.
Sin dai tempi dell’occupazione di Botromagno, quando i nostri eroi non erano ancora nati, le vestigia della nostra storia sono state sempre oggetto di grande amore e di attenzione oltre che di lotte piuttosto forti, talvolta anche violente, contro l’insensibile potere.

  I resti abbandonati del Piaggio, fondo Vito, per non dire del parco archeologico sono eloquente testimonianza di qualcosa che non va in questo borgo di Puglia, che bisogna cambiare registro, metodo e strategie se si vuole raggiungere il risultato.
Non so se potrò unirmi in preghiera e, disciplinatamente, alle danze della pioggia per scongiurare il dio o il destino di essere clemente, peraltro sicuro dalla bontà di quel che si andrà a fare.
Eumenidi-GrotteSMichele-20-09-07-45.jpg immagine beppedeleonardisQualcuno non sa che Marte, padre di Romolo e Remo, era dio della pioggia, della natura, della fertilità, proteggeva il suo popolo e, per questo, guerriero, guida di uomini. A lui, dio di primavera, erano le manifestazioni di adorazione. Nel periodo Romano divenne dio della guerra, forse perché si capì che era meglio così.
Chissà che evocato dalla incalzante new age non ci convinca che con le preghiere e le danze si ottiene meno che con una sana e gloriosa guerra magari anche santa, come la terra su via Irsina massacrata dalla più immonda delle barbarie. 
Anche lì ci sono i fufi, circondati, accerchiati ... Ma non fanno più notizia.

21 aprile, 2011

Alessandro D'Avenia . Progetto Lettura 2010-2011 - Gravina libri


twitter - ____ - facebook - _____ - blog
 

Le foto sono il link twitter – facebook - blog del prof. Duepuntozero così come si chiama sul Web.




Progetto Lettura 2010-2011 

Alessandro D'Avenia 

BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE 
29 Aprile 2011 ore 17.00 
Auditorium I.T.C. "V. Bachelet"
Gravina in Puglia 


Bianca come il latte, rossa come il sangue è un testo coraggioso che, attraverso il monologo di Leo – ora scanzonato e brillante, ora più intimo e tormentato -, racconta cosa succede nel momento in cui nella vita di un adolescente fanno irruzione la sofferenza e lo sgomento, e il mondo degli adulti sembra non aver nulla da dire.


Leggi il primo capitolo


Cari ragazzi,

vi ho lasciato in pace fino ad oggi, adesso è venuto il momento di scrivere quello che vi avevo promesso l’ultimo giorno di scuola del 2010.



Ci tengo a sottolineare che non è un modo di farmi i fatti vostri, ma semplicemente un aiuto in più perchè questo triennio appena cominciato sia un percorso non solo scolastico ma esistenziale, che vi porti a scoprire sempre meglio i vostri punti di forza e i vostri punti deboli, per imparare a mettere a frutto al servizio degli altri i primi e convivere con i secondi, magari migliorandoli a poco a poco....

20 aprile, 2011

Scenari della postmodernità. L'identità nella società postmoderna.

Modernità liquida - Zygmunt BaumanLe identità vecchio stile, tutte d‟un pezzo, certe, definite, monolitiche e non negoziabili, oggi sono divenute semplicemente inadatte. Bauman ricorda le parole di un manifesto che, affisso sui muri di Berlino nel 1994, descriveva con ironia il mosaico che caratterizza il nostro vivere quotidiano e la nostra identità polimorfa postmoderna:
Il tuo Cristo è un ebreo. La tua macchina è giapponese. La tua pizza è italiana. La tua democrazia greca. Il tuo caffè brasiliano. La tua vacanza turca. I tuoi numeri arabi. Il tuo alfabeto latino. Solo il tuo vicino è uno straniero»

Alcune sere fa ho visto in TV Zygmunt Bauman, uno dei più autorevoli ed ascoltati pensatori dell'età contemporanea, a lui si deve la definizione della modernità liquida di cui è uno dei più acuti studiosi, ospite di Fabio Fazio (vedi) ha presentato il suo libro Vite che non possiamo permetterci (credo che prossimamente ne regalerò una copia ad un caro amico). Ho pensato di proporvelo nel filmato per introdurvi ad un altro saggio che ho letto giorni fa nei quali si tracciano gli scenari della postmodernità “, della società dell‟incertezza”, della “modernità liquida”, della “società individualizzata”, ad indicare come in essa prevalgano l‟incertezza, la perdita di senso, la liquidità, l‟individualismo … «Il mondo attorno a noi è tagliuzzato in frammenti scarsamente coordinati, mentre le nostre vite individuali sono frammentate in una serie di episodi mal collegati fra loro». Il saggio in questione, da Quaderni di Intercultura Anno II/2010, è 
Ci dice del … passaggio da un sistema relativamente stabile, segmentato e differenziato ad un sistema continuo, fluido, in trasformazione ed evoluzione permanenti, passaggio che è determinato dai processi in atto nella società contemporanea, che toccano tutti gli aspetti dell‟esistenza umana e del suo declinarsi in termini collettivi, destrutturando gli a-priori tradizionali della vita sociale (Stato, Chiesa, famiglia, scuola, persona) e le possibilità di costruzione delle identità che erano ad essi connesse. Queste trasformazioni che tutti noi stiamo vivendo provocano la ‘sempre piu rapida‘ °liquefazione delle strutture e delle istituzioni sociali, frantumano i tempi e gli spazi comunitari, si ramificano nello strutturarsi e destrutturarsi delle soggettività. 
             
Abbattendo i limiti e i confini, problematizzano in maniera significativa. e talvolta pre
occupante. la costruzione dell’identità, dell’appartenenza e delle organizzazioni relazionali che ne sono il campo di esperienza e di elaborazione, e regolano conseguentemente le questioni dell’intimità e la costruzione del rapporto individuo-comunità. 
              
Il
saggio procede all’analisi di questi nodi cruciali dopo aver portato l'attenzione su alcuni temi, che stanno emergendo con sempre più vigore, strettamente connessi con la questione identità-alterità: il prevalere del soggettivismo e del pensiero debole, il rapporto tra relativismo e relatività, la dialettica verità-dubbio. 

Se è vero che nessuno può avere la certezza che ciò che osserva corrisponda alla realtà oggettiva, occorre riconoscere anche che l‟impossibilità di definire la verità di ciò che si conosce obbliga a riaffermare la ineludibilità della dialettica verità/dubbio. Tutti sappiamo che, muovendosi all’interno di questa dialettica, si continua ad avere bisogno di sicurezze, punti fermi, valori, verità anche parziali, ma che rimane altrettanto importante il porsi delle domande e mettere in crisi le proprie certezze. È bene nutrire riserve nei confronti di tutti coloro che non hanno mai dubbi sul loro punto di vista (scientifico, etnico, politico religioso, etc.), così come è bene dubitare sempre di chi non dubita di niente. 
            
Vi consiglio di leggerlo. 


Bertrand Russell, forse in una maniera un po’ cruda ma efficace, scrive: «La causa principale dei problemi è che al mondo d‟oggi gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi».
(consideratelo un tema Pasquale)

link:
IDENTITÀ E ALTERITÀ NELLA SOCIETÀ POSTMODERNA: QUALE DIALOGO? 
School of Sociology and Social 
Policy - The Bauman Institute - University of Leeds

19 aprile, 2011

La Puglia opulenta nella storia archeologica di Gravina

Gravina, tra Tardo Neolitico e Tardo Romano, di Peppino Schinco
Scritto da Nino Sangerardi
Martedì 19 Aprile 2011 16:02


Alastair Small: "Noi anglofoni abbiamo, temo, non sempre fatto ciò che avremmo dovuto fare per rendere le nostre scoperte accessibili nella lingua italiana ... il libro di Schinco è meritorio perchè rende le scoperte archeologiche più facilmente comprensibili all'uomo della strada".

Oggi, A.D. 2011, a che punto è il patrimonio archeologico di Botromagno?
Le diverse zone degli scavi risultano preda facile del degrado fisico e dell'incultura politica locale di stampo precapitalistico e clientelare, nonchè oggetto di sequestro giudiziario-inchiesta della Procura di Bari che indaga consulenti-architetti intraprenditori locali della Sidin srl e amministratori pubblici del Consorzio Sidinon a fronte di un finanziamento statale di 12,5 miliardi di lire mal spesi e però il tutto bonificato dalla prescrizione grazie alla Legge Cirielli-Berlusconi.


Botromagno: Un patrimonio immenso e inestimabile buttato alle ortiche


I reperti sono dispersi tra le stanze della Fondazione Pomarici Santomasi, il Museo archeologico di Altamura (territorio di murgia pietrosa che di archeologico qualcosina ha: invece permane il luogo comune che vuole Gravina terra di murgia: in realtà, la città di 71 Vescovi e un Papa, Pier Francesco Orsini diventato Benedetto XIII, possiede 40 mila ettari di cui gran parte ottimi per coltivare grano e vino) e il Museo archeologico gravinese ubicato nel vecchio seminario diocesano ma chiuso a studiosi e pubblico da più anni. Quadro socio-culturale purtroppo infelice di un paese di 34 mila abitanti ormai dormitorio e economicamente depresso.
Già, Gravina Urbs Opulenta è solo un pregevole e nobile ricordo.
leggi tutto l'articolo

Il libro è pubblicato da Centro ricerche di storia religiosa in Puglia

Passate a salutare Laura.

Laura Raffaeli.
Sempre con piacere ed interesse visito il blog di Francesco Zaffuto http://www.lacrisi2009.com/ (non più sul web).
Ieri ho trovato un messaggio ed un invito a cui non mi sono sottratto: Passate a salutare Laura Ci sono stato, sul blog di Laura:

LAURA PER TUTTI: Un batterio ha distrutto i miei reni due anni fa ed ora mi è stato detto che non posso subire interventi chirurgici, altrimenti rischio la dialisi. Insomma o la schiena aggiustata ma dialisi a vita, o carrozzina e dolori ma reni protetti. Per il momento, a grande richiesta, vince la carrozzina. E' brutto muoversi su due grandi ruote spinte e guidate da qualcuno che mi è sopra la testa: mi sento niente, mi sento di nuovo quel "pezzo di un'astronave distrutta che precipita inesorabilmente". Non volevo precipitare, invece sono caduta su una carrozzina stavolta. Sono in ospedale da settimane, prima felice di esserci perché dovevo essere finalmente operata alla schiena, dopo mesi di immobilità, ora in un altro ospedale nel quale sono stata trasferita perché è sopraggiunta una grave insufficienza renale, probabilmente scatenata da una sola iniezione di voltaren (prescrittomi da un "medico" a cui comunque avevo detto dei miei reni fragilissimi). Qualcuno m'ha detto "Menomale che ti è successo in ospedale! Menomale che ora l'insufficienza sta rientrando! Menomale che non ti hanno operata..!". "Menomale"?? . . . 
(i link dell'articolo originale non sono più sul web)

18 aprile, 2011

Pictures at an exhibition. 717a Fiera di San Giorgio, Corteo storico Montfort. Gravina.


Si è conclusa ieri 17 aprile la 717° edizione della fiera di San Giorgio a Gravina con la sfilata del corteo storico a cura dell’associazione intitolata al conte Giovanni di Montfort, francese dei duchi di Borgogna, suddito di Re Carlo II d’Angiò (intorno al 1300). La rappresentazione di ieri aveva storie con prevalenza di protagoniste al femminile, al limite tra la fiaba, la storia e il mito: La fata, Proserpina, Maria di legno, La Bella e la Brutta, Caporal Mustazze, Perseo, Bacco Arianna e Baccanti, Giove e Giunone. Qui alcune immagini dei volti dei figuranti, in carne ed ossa, vivi ed espressione di questa città, strappati alla rappresentazione.

Non sono più personaggi del mito o della fiera ancora abbarbicata a stereotipi di antica memoria, ancora meno dell’iconografia del vecchio modo di essere gravinesi, ma vivi e vegeti, belli e moderni nella loro stupenda contemporaneità.

17 aprile, 2011

Gravina, 717a Fiera di San Giorgio, foto, considerazioni. Una lunga storia.

Immagini della fiera di San Giorgio, il 17 aprile 2011
Sono stato in fiera stamattina 17 aprile, dopo aver tentato senza successo di trovare dati precisi dei costi sostenuti per questa edizione se non:
Costo assicurazione € 1.470,00
Completamento infrastrutture
3.000.000.00
Noleggio gazebo € 210.000.00
rintracciabili nel sito istituzionale. Durante la passeggiata ho incontrato l'assessore Tonino Masiello, il Comandante Amedeo Visci ed il consigliere Raffaele Moretti (vedi riquadro). Ho lamentato all'assessore la scarsa, quando nulla, informazione sulla cosa pubblica pregandolo di provvedere in nome della trasparenza e della legge che lo prevede.
(vds la trasparenza nel sito istituzionale).
La fiera non mi ha entusiasmato: La solita confusa esposizione di cibo e tecnologia da sagra strapaesana, nonostante gli sforzi profusi soprattutto dal punto di vista economico. La sensazione è che questa città si trovi spesso a fare proclami di magnifiche sorti che poi si risolvono in modeste improvvisazioni. Questo vale per la fiera come anche per tutte le presunte espressioni di vitalità e cultura. Ai miei lettori che, bontà loro, si collegano da tutto il mondo chiedo di pazientare, sono sicuro che prima o poi le cose cambieranno.

Notizie storiche sulla Fiera di San Giorgio

pagina del comune di Gravina/fiere

Sito Fiera di San Giorgio

16 aprile, 2011

L'iPad 2: sconsigli per l'uso

Michele Serra: Espresso (07 aprile 2011)
click sull'immagine

Con divertente ironia Michele Serra descrive l’approccio all’iPad e le diverse situazioni in cui ci si viene a trovare. Il week end, questa settimana con una piacevole lettura di un’acuto osservatore dei fenomeni di costume, ma non solo.
Il lancio sul mercato del nuovo iPad ha colto impreparati gli utenti, alcuni dei quali erano ancora in coda per comperare quello vecchio. Steve Jobs ha voluto rassicurare i possessori di iPad 1, spiegando che presto saranno incazzati anche i possessori di iPad 2 perché tra quindici giorni uscirà iPad 3. E così via.
Marketing. Gli utenti tipici di iPad si dividono in due tipologie precise: il professionista quarantenne urbano abbiente e il bambino di sette anni. Nei test attitudinali rispondono nello stesso identico modo, tanto che gli esperti di marketing di tutto il mondo hanno ormai parificato le due categorie, allestendo campagne promozionali unificate. Lo slogan è "Bello iPad! Tanto bello! Compra! Compra subito!".

15 aprile, 2011

Gravina - Assegnazione Borse di Studio per l’a.s. 2010-2011


… Le richieste dovranno essere presentate direttamente alle scuole di appartenenza a cura dei genitori o degli esercenti la patria potestà o dello stesso studente, se maggiorenne, entro e non oltre il 30 aprile 2011. All’istanza deve essere allegata attestazione ISEE riferita ai redditi del 2009.

Leggi tutto – click sul banner

scarica il modello per richiesta


Evitare in ogni modo l’aumento dell’addizionale IRPEF per i pugliesi




...  sulla querelle tra la Cgil e l’Assessore Regionale Pelillo sull’aumento dell’IRPEF. …
“Nonostante l’errore del Ministero nella quantificazione del gettito IRAP 2007/2009 che ha provocato una sopravvenienza passiva per circa 90 milioni di euro, è necessario far si che la concertazione messa in azione riduca i rischi che l’addizionale IRPEF aumenti.
leggi il resto. click sul banner

14 aprile, 2011

Finanziamenti per le attività culturali, spettacoli, arte varia a Gravina

L'amministrazione comunale di Gravina ha stilato l'elenco degli aventi diritto agli emolumenti previsti per attività con finalità culturali, artistiche, scientifiche e sociali: Premi letterari, convegni, seminari di studio, mostre, esposizioni, rassegne ed altre manifestazioni nella città per l'anno 2010. La tabella (PDF - click per leggere) è redatta con il nome dell'associazione o gruppo, finalità, punteggi, quota per punteggio ottenuto, attribuzione percentuale del finanziamento in base alle risorse disponibili.

A puro titolo di cronaca i progetti più costosi presentati ad esclusione delle feste patronali o religiose:
VIAGRAN Murgia film Festival € 100.000,00
CONTE DI MONFORT Investitura Magister € 52.000,00

NUNDINAE Raduno Internazionale dei Cortei Storici Medievali € 50.000,00 
NOS 9° Folk Festival Intemazionale dell'Alta Murgia "La Zjte" € 45.200,00
Ass_ne PEUCEZIA Festa dell'uva e del vino € 43.500,00
Ass_ne PEUCEZIA Festa del grano € 42.000,00

Quelli che invece hanno avuto maggiori finanziamenti in assoluto:
NUNDINAE Raduno Internazionale dei Cortei Storici Medievali € 17.500,00
NOS 9° Folk Festival Intemazionale dell'Alta Murgia "La Zjte" € 7.000,00
VIAGRAN Murgia film Festival 2010 € 7.000,00
TESTE GLORIOSE Fest. Naz. Cabaret "Ridi Babbione" 2010 € 6.500,00
ORCHESTRA DI PUGLIA E BASILICATA € 6.500,00
Ass_ne PEUCEZIA Festa del grano € 3.150,00



I punteggi più alti sono stati ottenuti da:
Muretti a Secco - 80
La Zjte - 76
Nundinae - 76
Murgiafilmfestival - 72
Ridi Babbione - 69
_________________
Nota di servizio - per visualizzare meglio il doc.PDF, click sul link, caricata la pagina, click su 'file' >>> 'scarica originale'

13 aprile, 2011

Gravina, 717a Fiera di San Giorgio, programma eventi


L'edizione 2011 si apre ufficialmente giovedì 14 aprile 2011 con la partenza del corteo storico. Programma Cerimonia Inaugurale:
Ore 15.30 – Edificio scolastico San Giovanni Bosco, partenza del corteo storico e sfilata per le vie della Città.
Ore 16.00 – Palazzo di Città, cerimonia inaugurale a cura dell'Associazione "Conte Giovanni di Montfort". Lettura del Regio Editto e consegna delle chiavi della Città al Mastro di Fiera da parte del Sindaco di Gravina in Puglia.
Ore 17.00 – Inaugurazione 717^ Fiera Regionale San Giorgio. Giovedì 14 l'area fiera sarà aperta dalle 17.00 alle 21.00. Da venerdì a domenica orario continuato dalle 9.00 alle 21.00. Il costo del biglietto è di € 1,50.

Le autorità presenti all'inaugurazione: 
On.le Raffaele FITTO – Ministro Affari Regionali; Dott. Onofrio INTRONA – Presidente del Consiglio Regionale; Prof. Francesco SCHITTULLI – Presidente Provincia di Bari; Sua Eccellenza Mario PACIELLO – Vescovo di Altamura, Gravina, Acquaviva; Dott. Domenico ROMITA – Consigliere Provinciale; On.le Giovanni DIVELLA - Sindaco di Gravina.

12 aprile, 2011

A Gravina siamo tutti tufi. Assemblea sul degrado della città

Le foto del 6 aprile 2011 alle officine culturali

Egidio Buonamassa è un giovane architetto di Gravina innamorato della sua città, ‘siamo tutti tufi’ è il logo ed il programma del suo sogno: salvarne l’immenso territorio artistico dal degrado. Un sogno ambizioso e condiviso che affronta una titanica impresa dalla quale tutti, sino ad ora, si sono sottratti per la mole impressionante di mezzi, risorse e interessi coinvolti e, diciamolo pure, per inadeguatezza ed incapacità. Nel corso di questi anni ha prodotto mostre fotografiche, filmati e quant’altro come atto d’amore per la città (vedi anche http://www.undergra.it/). Le cronache cittadine ed il frenetico chattare di questi giorni ci hanno restituito la sintesi del SUO CONVEGNO, (> adesso dettiamo noi l’agenda politica (click gravinalife) <) dice rivolto alla classe politica, l’altra sera alle Officine Culturali. Nessuna sigla di partito, una folla di curiosi, un happening molto partecipato. Al tavolo degli oratori una nomenclatura di destra e sinistra, fifty fifty, mentre Egidio sciorinava la documentata filippica, preparato, completo, emozionante, diretto alle autorità come a genitori distratti per troppo tempo ai quali tirare la giacca per dirgli di svegliarsi.

‘… I luoghi sono fragili e gli interventi comunali sono di vitale importanza’ ha detto, tra l’altro, Angela Barbanente Assessore Regionale, ‘… gli strumenti ci sono … mancano la visione, il progetto, ed il consenso, una bacchettata in piena regola, come dire ‘cari ragazzi, cari amministratori, rimboccatevi le maniche e, insieme, se ne siete capaci, cominciate a lavorare. Alcuni nella sala colti da un fremito hanno iniziato a preoccuparsi: rimboccarsi le maniche di questi tempi, magari a titolo gratuito, e stare insieme sono già il primo insormontabile ostacolo, letteralmente ammutoliti quando, poi, Michele Ventricelli, consigliere regionale, ha osato dire che Gravina è un patrimonio comune, alzando tiro e osservatorio.

La serata è stata ripresa da
http://www.gravinatv.it/


11 aprile, 2011

Queste fabbriche di Nichi come funzionano, il dibattito interno, le decisioni come vengono prese


Intervista a Onofrio Romano sulle "Fabbriche di Nichi" RADIO RADICALE,30 marzo 2011 - 16:05 - Di Paolo Martini

Foto docente Nate il 15 novembre 2009 come comitato elettorale, da subito hanno aspirato a diventare quel movimento con caratteristiche nuove, differenti dal partito che Vendola nel suo percorso politico non ha mai mancato di criticare. Nascono come un esperimento nuovo di partecipazione Sono l'espressione più cristallina di quelle che sono le forme di aggregazione della società oggi, nella contemporaneità, in quanto danno spazio da un lato alla retorica della modernità, del soggetto autonomo, che decide del suo destino e dà forma al proprio mondo e contemporaneamente esprimono un bisogno forte di comunità in una forma di tribalismo in cui paradossalmente il soggetto scompare, liofilizzato in questo organismo comunitario. Per statuto non devono presentarsi in competizioni elettorali, devono restare fuori dal palazzo, in un certo senso i collegamenti con il potere sono tranciati. Ciascuno è libero di promuovere iniziative che si rifanno ai valori di una generica sinistra e, quindi, non c'è quel momento di collegamento tra società civile e istituzioni che la costituzione assegna al partito. Contemporaneamente servono un soggetto, un progetto politico, le Fabbriche di Nichi. Il loro rappresentante politico, al tempo stesso, è libero dal controllo di queste perché esse non aspirano a collegarsi con le istituzioni. Animate da uno spirito volontarista, ognuno presta il proprio servizio. Nessuno aspira a costruire collettivamente una forma di sovranità sul mondo, non sono interessate a gestire il potere, quindi non si pone la questione della democrazia venendo meno la posta in gioco del potere. Ognuno depone la propria azione all'interno delle Fabbriche sganciando, così il rappresentante da qualsiasi controllo di sovranità, in questo caso Nichi Vendola, perché immaginato nell'immaginario collettivo come persona aliena dal potere e le sue lusinghe, quindi incorruttibile, dotato di un carisma particolare non di condottiero ma di chi sa resistere al potere senza alcun bisogno di vigilanza democratica. All'interno di Sinistra e Libertà formano una specie di corrente, costituendo una sorta di omogeneità generazionale. Sono giovani mediamente al di sotto di trent'anni e cercano di far valere la propria voce ponendosi come interlocutori con le altre generazioni. Peraltro esprimo dei dubbi che SEL prenda delle decisioni, qualcuno ha rilevato come sulla tessera compaia il volto di Nichi Vendola, il che costituisce una enormità se pensiamo che nella tradizione comunista bisognava perlomeno essere morti per vedere la propria effigie sulla tessera del partito. Questo significa che anche in Sinistra e Libertà l'elemento carismatico è prevalente.

Ci sono dei sintomi importanti che ce ne fanno capire la vera consistenza, per esempio il libro firmato da Vendola e dalle Fabbriche 'C'è un'Italia migliore' (ed. Fandango) viene presentato come la piattaforma politico programmatica del candidato Nichi Vendola. Se questa è firmata al di fuori del partito c'è da chiedersi cosa ci faccia SEL, quale la sua consistenza. Quanto al rapporto di Nichi presidente con la Fabbrica Zero, punto controverso, che spesso ha oscurato l'intera analisi del mio libro (Le Fabbriche di Nichi. Fenomenologia di una comunità politica postdemocratica), non trovo scandaloso che soggetti che credono in un progetto politico vengano chiamati a realizzarlo dentro le istituzioni. E' un dato che buona parte dello staff che costituisce il coordinamento delle Fabbriche abbiano un tipo di rapporto lavorativo, professionale con la Regione Puglia. La cosa in sé non scandalizza però diventa un problema nel momento in cui non c'è controllo democratico, non c'è la scelta all'interno di un organismo che si conformi a principi di tipo democratico. E' ingiustificabile se il verbo dominante è quello delle virtù civiche e del taglio di ogni sorta di legame compromissorio con il potere. Cosi come in sé non c'è motivo di scandalo nel carisma di Vendola. Se stiamo alla definizione classica di carisma un leader è colui che lascia intravvedere e propone un'altra alternativa di società. Visione che dovrebbe pervadere un corpo politico democraticamente costituito. Lo stesso partito comunista ha visto sfilare diverse figure carismatiche in grado di mobilitare le masse, tutto questo, però, declinato all'interno di un soggetto politico con strutture, forme, principi, regole. Dentro questo quadro la cosa va benissimo, nel momento in cui questi legami vengono sciolti dovremmo allarmarci. Si da per scontato che tra le forme classiche granitiche e quelle di partito liquido non ci possano essere forme intermedie, alternative. In questa fase politica e sociale c'è un gran bisogno di aggregazione, di comunità che può essere organizzato. Le Fabbriche in realtà parlano ad una élite, c'è evidenza nei risultati elettorali, spesso trascurati, in Puglia la sinistra complessivamente nel 2010, alle Regionali ha perso il 14,5% dei consensi, al di sotto del Lazio (caso Marrazzo) il fenomeno va rivisto alla luce di questi dati. Ci possono essere delle forme alternative, proprio nel numero di Democrazia e diritto dove compare il saggio sulle fabbriche ce n'è uno molto interessante sulla Lega nel quale si fa vedere come il legame con il territorio e con le persone sia forte e strutturato. Quindi non è impossibile avere oggi un soggetto che si strutturi a ridosso di una visione. Nichi Vendola ha le carte in regola per evocare una visione politica alternativa ma non è stato in grado di costruirne a ridosso un corpo politico. C'è la possibilità di tornare dentro la realtà sociale a costruire legami, non lo si è fatto per motivi ideologici. - Il carisma di Vendola spesso criticato nella sinistra quando suggerisce di allontanarsi dagli schemi politici tradizionali, dalle ideologie. – Lo indeboliscono perché in questa fase c'è bisogno di una visione forte della società, c'è bisogno di politica di fronte all'evidente crisi della cosiddetta globalizzazione, cioè di quel sogno di un mondo nel quale non vi fossero più elementi di strutturazione della realtà, cioè di elementi politici nei quali ciascuno potesse fare il proprio gioco. Da questo punto di vista Vendola sposa una 'ideologia' molto forte sebbene anti ideologica, un po' come la finitness all'americana dentro la quale il fermento della società civile è sufficiente a creare crescita e sviluppo. Se si guarda il libro 'c'è una Italia migliore' questo viene fuori in maniera molto chiara, c'è lì una idea molto chiara per cui ci può essere un mercato igienico, carburato da energie pulite, dove ciascuno, nelle condizioni di esprimere il proprio talento (vedi le politiche condotte in Puglia in questi anni) tutto andrà bene, la società conoscerà pieno sviluppo … Questo sogno è svanito da tempo, è nato trent'anni fa dopo la marcia dei 40.000, Nichi Vendola, Sinistra e Libertà e ancor più il PD sono ancora fermi lì, a quell'ideologia forte, mentre è necessario che la sinistra recuperi un'idea di protezione e di governo sulla realtà, dismetta l'idea di governance e riprenda quello di governo della società. Questo purtroppo appartiene agli avamposti, all'idea di una certa destra, la sinistra ha completamente dimenticato questa vocazione e dovrebbe riprendere ad elaborarla. Questo è un punto di debolezza e dà corto respiro al progetto.

Nel mio blog sull'argomento

MERCOLEDÌ 16 MARZO 2011
La “buona politica” secondo le Fabbriche di Nichi – Onofrio Romano

MARTEDÌ 8 MARZO 2011
Le Fabbriche di Nichi. Fenomenologia di una comunità politica postdemocratica (2)

MARTEDÌ 25 GENNAIO 2011 “Le fabbriche di Nichi. Fenomenologia di una comunità politica post democratica”
LUNEDÌ 28 MARZO 2011
Enzo Marchetti: dalla fenomenologia delle Fabbriche di Nichi alle politiche sul Parco dell’alta Murgia

10 aprile, 2011

Le lungaggini scomode dell’ufficio anagrafe di Gravina


Tempi e attese lunghi per un semplice certificato. Bene lo evidenzia un documento di protesta della CGIL già diffuso (documento CGIL click per leggere). Un comunicato dell’amministrazione laconicamente annunzia novità ed accelerazioni del servizio in stridente contrasto con la realtà dei fatti. (leggi il comunicato). E’ pur vero che tali adempimenti sono dovuti per legge (Legge n. 128 del 24/12/54) e del D.P.R. 30/05/1989 n. 223, che vieta il rilascio dei documenti a persone diverse dall’interessato. Intanto, onde permettervi di non perdere tempo, ho cercato per noi il link del modulo, reperibile sul web, che potete stampare prima di fare 2 file invece che una soltanto. >per scaricare il modulo da compilare per la richiesta del certificato< Sempre a proposito di certificati, materia ostica e, tuttavia, regolamentata da leggi, se volete approfondire: CERTIFICATI RILASCIATI DALL’UFFICIO DI STATO CIVILE - Gravina

09 aprile, 2011

Nino Biperio = Nino Bixio - Ma per fortuna la scuola italiana non è tutta così

da La bustina di Minerva di U. Eco Espresso 07 apr. 2011:
Mi raccontano colleghi sconsolati che a un esame universitario del triennio uno studente, davanti al nome di Nino Bixio, ha pronunciato "Nino Biperio" perché la frequentazione ormai convulsa degli SMS lo aveva persuaso che la X si pronunciasse solo così. Da qui melanconiche riflessioni: "Che cosa gli insegnano alle medie superiori? Che davvero si debba abolire la scuola pubblica lasciando fare alle scuole private?". A parte che, se ci sono scuole private eccellenti, ve ne sono di specializzate nella promozione di cretini di famiglia abbiente, la nostra scuola pubblica va davvero allo sbaraglio? - 

08 aprile, 2011

Gravina, il randagismo. Una proposta da non sottovalutare. Concorso per le scuole




Esistono leggi sulla protezione degli animali e sulla prevenzione del randagismo? Perché le strade pullulano di cani randagi? Quali sono le cause? Come si pongono i cittadini di fronte al problema? E le autorità locali? Quale ruolo è affidato alla USL per combattere il randagismo? Che cosa dicono i numeri sul randagismo? - Perché un padrone abbandona il proprio cane? Che cosa accade quando un cane viene abbandonato? Che tipo di conseguenze può comportare sul cane? E sul territorio? -Si parla in famiglia degli animali e del randagismo? Che tipo di sentimenti nei confronti degli animali in genere e nei randagi in particolare i genitori trasmettono ai loro figli? Qualche genitore o qualche parente o amico si è mai occupato di un randagio? Come scuotere e sensibilizzare l'opinione pubblica sul drammatico fenomeno del randagismo? Come richiamare l'attenzione sulla necessità di creare condizioni migliori per tutti gli animali? Perchè non partire dalla scuola? Ecco un percorso di ricerca e creatività per gli studenti, piccoli e grandi, della nostra città attraverso un concorso per riflettere insieme sull'abbandono dei cani, sui diritti degli animali e sulle tristi condizioni di vita di "Biagio", ma anche sulle conseguenze ed i rischi che il randagismo comporta.: 

_> La Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Sezione di Gravina in Puglia BANDISCE 
Il Concorso di arte varia "Biagio il Randagio" <_ leggi
40 premi in palio


da Gelly de Leonardis 08/04/2011

vedi anche  Mondo cane. Gravina. Un film déjà vu.

07 aprile, 2011

SETTIMANA DELLA CULTURA: Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi"

Dal 9 al 17 aprile 2011 

Porte aperte alla dimora storica
Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi"
Gravina in Puglia

Antonella Testini intervista Aldo Dibattista. ‘in udienza dal Papa … ho provato un’immensa tristezza’ …



… l’assessore più discusso della giunta Divella e anche colui che ha sostituito il sindaco in tante manifestazioni ufficiali. Criticato e amato, ha portato scompiglio nella maggioranza e alimentato tanti dissapori. Alla fine, è stato l’unico bocciato durante la verifica politica …
Peragina non esercita il suo ruolo di presidente in modo imparziale… … ma l’ormai ex capogruppo Lupoli, che attualmente è stato espulso dal partito insieme a Ferrarese, non hanno sostenuto la linea del partito…. 
…In questo momento LA DC siamo io in qualità di consigliere provinciale, i due consiglieri Lapolla e Cappiello e i ragazzi dell’ex movimento Giovani per Divella … 
… FERRARESE è come la Svizzera: sempre neutrale …
DOVREBBERO RIDARLE L’ASSESSORATO?
Avevo già comunicato la mia indisponibilità a rifare l’assessore. Io faccio politica per passione.
-QUANTO DURERÀ QUESTA AMMINISTRAZIONE?...
… se hanno i numeri, andassero pure avanti.