12 novembre, 2011

Tout passe tout casse tout lasse et tout se remplace

Mi sono imbattuto giorni fa nel libro 'Note sulla postmodernità' di Michel Maffessoli (il sito di uno dei teorici della postmodernità - Michelmaffessoli.org/

https://it.wikipedia.org/wiki/Michel_MaffesoliVi ho trovato alcune considerazioni, cui già, precedentemente, ho accennato, e che mi sembra utile riferire: 
traduzione da 

Allora, da dove veniamo? Quali sono i valori sociali che si sono via via imposti a formare la cosiddetta modernità ma che era, dopo tutto, il "post-medievale". Lo sappiamo nulla è eterno, tout casse, tout passe, tout lasse (Tutto si rompe, tutto passa, tutto stanca). 

E ciò che noi, nella vasta gamma delle evidenze, abbiamo sviluppato dalla implosione del Medioevo. E' un'espressione di Auguste Comte, potrebbe riassumere l'evidenza moderna "reductio ad unum". Ed è vero che in ogni dove, l'unità del mondo, e le sue rappresentazioni, hanno avuto lentamente il sopravvento. Tale unificazione può essere vista in tutti i settori. Ma schematicamente, è particolarmente evidente per quanto concerne l'ideologia politica e sociale.[...]. Proprio come ciò che l'architettura ci racconta sul post-modernismo, post-modernità è una costruzione emergente plurale fatta di "pezzi" diversi. E' un mosaico di testi che questo libro cerca di chiarire: critica della doxa individualista, l'importanza del gioco e la necessità delle strutture archetipiche, contro il razionalismo dominante, per fondare una "ragione sensibile" e last but not least (ultimo ma non meno importante), l'aspetto essenziale dello spazio, le lieu fait lien (il luogo crea legami). Questo è ciò che con coraggio e lucidità bisogna pensare, come indicato da Victor Hugo, in un altro tempo ”rien n’arrête une idée dont le temps est venu“, (niente può fermare un'idea il cui tempo è venuto). 

Vedi anche 

Intervista a Michel Maffesoli - Polimedia WebTV ‘ … Bisogna dare il posto a ciò che esiste, questo vissuto bisogna pensarlo … Ecco la sfida’
... Così come la crisi rivela il mortifero aspetto delle istituzioni, alla vita in quanto tale spetta il compito di ridare vigore alle istituzioni troppo lente a rispondere alle istanze che si impongono oggi.

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Considerazioni dopo la traduzione, l’ascolto e la lettura. 
Ho assistito, di recente, ad alcune riunioni di partiti che, oltre agli sbadigli, mi hanno provocato una profonda tristezza nel vedere in quale stato di plantigrada lentezza si ritrovino coloro che pretenderanno (lo faranno) di voler imporci le loro asfittiche certezze sul futuro di questa città. 

Follemente occupati a risolvere inutili questioni di organigrammi, si attardano insopportabilmente su questioni che non sfiorano nemmeno la qualità e la vastità dei problemi. 

 Stiamo vivendo un mondo che è cambiato completamente, che permette di pensare a sfide impensabili solo qualche anno fa. É assolutamente ridicolo vedere questi faccendieri della politica ripetere rituali e cretinismi d'altri tempi. 

Bisognerà che la parte migliore di questa Gravina rimetta in funzione la propria sostanza corticale per evitare di cadere dalla padella nella brace. Lo dico soprattutto ai giovani, anagraficamente parlando, col timore che la loro sostanza grigia non sia già stata irrimediabilmente compromessa dalle situazioni locali ... le lieu fait lien

1 commento:

Unknown ha detto...

..GRANDE..ed ancora grande quanto detto e scritto.Giovani...il futuro è nelle vostre mani