19 novembre, 2013

Non c'è mai crisi nel mondo del lusso

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Il Trittico di Francis Bacon intitolato Tre studi di Lucian Freud è stato venduto all'asta Martedì a New York per un importo record di 142,4 milioni dollari. Mentre la gente comune lotta per sopravvivere, il lusso non sembra conoscere crisi: "Mai nessun tavolo aveva raggiunto tale importo in una vendita all'asta". 
Quasi un nonnulla. 
Nelle transazioni private si è andato anche molto a di là di questo quadro. L'acquisto nel febbraio 2012 della famiglia reale del Qatar, una versione di "Giocatori di carte" di Paul Cézanne avrebbe quasi raddoppiato il valsente. Quasi 250 milioni di dollari. Il mondo del lusso va a gonfie vele. Dopo due giorni, a Ginevra, presi da irrefrenabile febbre d'acquisto, mettono all'asta delle pepite vere. Diamanti rosa e arancio enormi. 
Nel frattempo, il famoso color rosso rabbia, senza prezzo, si fa strada. Ancora troppo timidamente la protesta sgomita qua e là. Ma non tutti viviamo sullo stesso pianeta. Anche da queste parti si spende e si spande, con atteggiamento regale, noblesse oblige, talvolta, anche denaro pubblico che dovrebbe essere destinato a quella parte della popolazione che sta morendo di fame. 
Ma anche questo è un altro pianeta

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