09 dicembre, 2014

Le tette e la scienza. Dove non può la scienza possono le Puppe

Seni a parlare di scienza. 
Una italiana vuole diffondere le scoperte scientifiche, così ha aperto un sito web audace che attira lo sguardo. 

http://metro.co.uk/2014/11/29/tette-per-la-scienza-tits-for-science-is-the-blog-taking-italy-by-storm-4967621/E' solo una questione di attenzione. E' proprio questo l'obiettivo di Lara Tait (facebook), 30 anni: attirare l'attenzione della popolazione alla consapevolezza dei progressi della scienza. "Penso che in Italia più cose dovrebbero essere fatte per rendere la scienza ed i suoi risultati accessibili alle persone. Così ho avuto l'idea di fare qualcosa di originale in questa direzione", ha detto nella versione del sito sito italiano anglofono thelocal.it


Originale e audace. In effetti, ha creato un Tumblr che invita le donne a rivelare i loro seni, più o meno coperti, con un testo contenente un fatto scientifico. Per esempio: "In Italia, il 25% della popolazione confuta la teoria dell'evoluzione. Negli Stati Uniti, il 60%". L'obiettivo è quello di ottenerne un eyeful (una cosa bella), aprire gli occhi mentre si apprende. Il nome del progetto? "Le tette per la scienza". Il tono è impostato. "Molti intellettuali fanno un ottimo lavoro. Il problema è che sono incastrati dai politici in una sorta di bolla", ha detto l'esperta in paleontologia sul sito oggiscienza

Denuncia i tagli di bilancio continui affrontati dai ricercatori. I media sono puntati a dito. Lara Tait è disgustata, per esempio, da come la missione della sonda "Rosetta" sia stata elaborata dai canali televisivi, la cometa descritta come una grossa pietra e i riferimenti al film di fantascienza "Armageddon" onnipresenti. 

Alla richiesta se non tema che il suo approccio rafforzi il sessismo, già presente nel Paese, risponde: Assolutamente no! "Una donna è libera di fare ciò che vuole con il suo corpo. Tanto da metterlo al servizio della scienza, se lo desidera". 

Alcuni hanno fatto un parallelo tra questo progetto e quello delle Femen sostenendo che entrambi vogliono trasmettere un messaggio politico attraverso la nudità. Risponde "E' triste che si arrivi a questo, ma l'approccio dimostra a cosa si debba ricorrere perchè le informazioni facciano parlare di sé". 

Credo si possa dire che il tentativo è lodevole, benvenuto, audace mix di generi, di serio e sexy, auguriamoci non venga dimenticato o utilizzato come mentore di iniziative meno dignitose.

Il sito, realizzato a fine ottobre, riceve sempre più contributi, in senso giornalistico, dall'Italia, ma anche altrove. Anche alcuni uomini hanno preso parte a questo 'gioco', mostrando pettorali, bicipiti e glutei. 

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Twitter

@LaraTait  @tettexlascienza

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