08 febbraio, 2015

Falso ad un'esposizione. Distinguereste un falso?

Un museo di Londra appenderà un quadro falso tra gli altri veri.
http://www.bbc.com/news/entertainment-arts-30793406


La Dullwich Picture Gallery, nella periferia di Londra, ha commissionato una falsa riproduzione ad una società cinese per una spesa di circa 160 euro. Dal 10 febbraio al 26 aprile il museo esporrà la replica di una divertente esperienza. 

E' l'artista americano Doug Fishbone, che ha avuto l'idea di 'rifilare' un falso Rembrandt, Rubens e Murillo, al fine di "incoraggiare le persone a guardare le opere d'arte con maggiore attenzione". 
"Quando si va a vedere un'esposizione che ha un gran numero di opere, è molto facile che ci si limiti semplicemente ad una rapida occhiata. [...] così si è espresso in un'intervista a Liberation. 

"La replica è di qualità eccellente e, quando è arrivata, siamo rimasti molto soddisfatti - ma quando le abbiamo affiancate, esperimento molto interessante, la differenza è stata subito evidente", ha detto il senior curator Xavier Bray a The Guardian.

Il progetto solleva questioni più generali: Come possiamo interagire con la cultura all'interno delle istituzioni; ciò che il contesto di una mostra aggiunge ad un lavoro?

I visitatori saranno inviati sull'account Twitter del museo per esprimere le loro ipotesi sull'identità dell'impostore con l"hashtag" (parola chiave) #madeinchina

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Gli interrogativi posti da questa iniziativa, interessanti e provocatori, fanno da contrappunto alle situazioni dei ruspanti musei locali. Qui il falso predomina non tanto nelle opere quanto nella gestione.

E' facile distinguere la gestione buona di un museo da una taroccata?

Nelle terre del meridione a due passi da una delle capitali della cultura europee basta avere un buon numero di elettori per diventare qualcuno e comandare. In mancanza d'altro, perché no, anche un museo.

Per fare cosa poi? nessuno lo sa. Si pensi che in alcune strutture i compiti principali dell'Alto Responsabile, consistono nello spostare una scrivania da una stanza all'altra o cambiare l'elenco dei fornitori per far posto a quelli amici o amici degli amici.
Una vera schifezza .... questa è autentica, inconfondibile e non taroccata...
Udite udite! il colpo di genio, l'occhio vigile e colto e sorpreso del cittadino capisce subito il valore di una tal struttura tanto da esaltarne le glorie e desiderare ardentemente di sposarvisi, trasformando le austere sale in suites per matrimoni - ma solo per la celebrazione, per carità! - con buona pace della Soprintendenza che chiude un occhio, anzi tutti e due su un simile obbrobrio.

La performanza matrimoniale, per esempio, sarebbe anche interessante se pensata in un certo modo con la dovuta intelligenza di una dirigenza che non si limiti a fare cassa con alcune decine di euro.

Prima citavo 'Come possiamo interagire con la cultura all'interno delle istituzioni; cosa il contesto di una mostra aggiunge ad un lavoro?' 
L'unico sogno, nel nostro caso, è quello inconfessabile di far qualcosa pur di far qualcosa e farlo sapere al resto del popolo bue e cieco o supposto tale.

Si possono anche spostare le scrivanie e quant'altro operando un cambiamento ma bisogna avere abbastanza cervello e talento perchè questo evento abbia un senso. 

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