23 maggio, 2015

Persiste ancora la tortura. Anche in Ukraina.

Amnesty International accusa l'esercito ucraino come i ribelli filo-russi che torturano i prigionieri e civili. 

http://www.amnesty.it/Ucraina-nuove-schiaccianti-prove-sulle-torture-e-sulle-uccisioni-di-prigionieriPercosse, scosse elettriche, esecuzioni finte: i militari ucraini e i ribelli separatisti filo-russi abitualmente praticano la tortura. I prigionieri civili sottoposti ne lamentano la crudeltà in un rapporto di Amnesty International pubblicato questo Venerdì 22 Maggio. 

L'ONG in difesa dei diritti umani riferisce di almeno otto casi di "esecuzioni sommarie di prigionieri" ucraini catturati dai ribelli. Il rapporto denuncia gli abusi del gruppo ultranazionalista Pravy Sektor, i cui militanti combattono a fianco dell'esercito ucraino ad est nel paese. Il gruppo è accusato di aver torturato civili ed estorto ingenti somme di denaro. 

Più in generale, gli ex detenuti, nelle mani dell'esercito, come dei ribelli, affermano di essere stati "percossi fino a quando le loro ossa non si sono rotte, sono stati torturati con l'elettricità, picchiati, pugnalati, appesi al soffitto o privati del sonno per giorni". La relazione si riferisce anche a "finte esecuzioni". 

Nella sua indagine, Amnesty ha intervistato 33 ex detenuti, fra il luglio 2014 e il mese di aprile: 17 erano stati arrestati dai separatisti e 16 dalle forze ucraine, leggi servizi di sicurezza (SBU). In totale, i "32 hanno descritto gravi percosse e altri abusi gravi". 

L'ONG ha corroborato questa testimonianze con ulteriori elementi di prova, come ad esempio "radiografie di ossa rotte, cartelle cliniche, fotografie di colpi ed altre lesioni, cicatrici e denti rotti". Amnesty International si è basata anche su "dati pubblicati sui social network e articoli nei media". 

Secondo l'ONG, queste pratiche "sconvolgenti" sono perpetrate da entrambe le parti, civili compresi. "Amnesty ha scoperto che entrambe le parti avevano arbitrariamente sequestrato civili che non hanno commesso alcun reato, ma per il solo simpatizzare con l'altra". 

Secondo John Dalhuisen, responsabile Amnesty per l'Europa e l'Asia centrale, i civili sono talvolta utilizzati successivamente come "merce di scambio" con altri prigionieri, detenuti semplicemente per le loro opinioni. 

In risposta alla relazione, il servizio di sicurezza dell'Ucraina (SBU) si è detto pronto ad incontrare i rappresentanti di Amnesty per "indagare su ogni caso citato" da Amnesty che, nel versante separatista, ha rilevato la responsabilità di almeno otto esecuzioni di combattenti ucraini catturati. 

Nel mese di aprile, l'ONG aveva già denunciato l'assassinio di quattro soldati ucraini prigionieri. Quattro nuovi omicidi sono stati scoperti successivamente, ha detto a Kiev, Krasimir Yankov (Amnesty International). 

"Le prove schiaccianti di crimini di guerra, tra cui torture ed esecuzioni sommarie di prigionieri, sono un ricordo struggente delle pratiche brutali commesse quasi quotidianamente nel teatro del conflitto nella parte orientale dell'Ucraina", dice Amnesty che invita pertanto ad indagare e assicurare alla giustizia i responsabili.

Le forze ucraine combattono una ribellione separatista filo-russa ad est, armate e sostenuto dalla Russia, secondo il governo di Kiev e l'Occidente. Mosca nega ogni coinvolgimento militare nel conflitto che ha causato più di 6.200 vite dall'aprile 2014. Nonostante l'entrata in vigore il 15 febbraio di una nuova tregua, gli incidenti mortali avvengono ancora oggi quasi tutti i giorni. 

1 commento:

Nella Crosiglia ha detto...

Quanto spesso brancoliamo nel buio, non sappiamo altrettanto spesso perchè non vogliamo sapere o per inerzia o perchè per taluni già abituati a crudeltà di questo genere.
Eppure è doverosa l'informazione, doveroso conoscere, doveroso se è possibile in qualsiasi modo ribellarci, ma...
Grazie caro amico , mi sono iscritta con piacere.
Io tratto altre cose , ma se vorrai aggiungerti mi farai piacere.
Un abbraccio
http://rockmusicspace.blogspot.it/