28 giugno, 2015

Come progettare un WC nell'epoca postmoderna.

Ecco due foto a confronto: quelle dell'Albergo diurno di Gravina di qualche anno fa e quello attuale, per introdurre, in modo molto pretestuoso, il post odierno
Corso Vittorio Emanuele - albergo diurno attuale

Nel quadro della politica di promozione delle donne, il governo giapponese ha lanciato un concorso di progettazione di toilettes, da quelle di base alle high-tech. 

Accade per la prima volta che una toilette partecipi ad un concorso nazionale di design, dal modello più attuale a quello più sofisticato. 

Questo concorso fa parte della politica di promozione della donna del primo ministro Shinzo Abe, anche se essa non riguarda, bisogna dire, solo le toilettes a loro dedicate. 

Secondo un rapporto del governo di 145 pagine, la salute deve contribuire potentemente a migliorare la condizione delle donne in Giappone. 

Il concorso è stato lanciato anche per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo del 2020 perchè il confort del bagno sia uno dei fiori all'occhiello della tradizionale "ospitalità" giapponese. 

"Spero che gli sforzi del Giappone per progettare i migliori servizi igienici del mondo si diffonda in tutto il globo", ha recentemente sostenuto il ministro responsabile della promozione delle donne, Haruko Arimura

Il Giappone è famoso per il suo design high-tech dei bagni che, talvolta al primo approccio, appare sconcertante ai non iniziati, con la tazza riscaldata, getti d'acqua calda ed altri gadget. 

La giuria sarà composta da sette esperti, tra cui architetti e un rappresentante dell'Associazione giapponese di servizi igienici (Da Wikipedia: La Japanese Toilet Association celebra un'ufficiosa "giornata della toilette" il 10 novembre, per il semplice motivo che in Giappone i numeri 11/10, per il mese e il giorno, si possono leggere ii-to(ire). Questi ha scelto cinque criteri di selezione: pulizia, sicurezza, comfort, innovazione e sostenibilità. 

I promotori hanno anche sollecitato idee per un più semplice sanitario per stranieri, portatori di handicap, a buon mercato per i paesi più poveri ed ecologico in caso di calamità naturali. 

I progetti vengono accettati fino alla fine del mese ed i vincitori saranno annunciati nel mese di settembre dal ministro. 


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A margine della notizia riferisco di un pensiero maturato questa domenica durante una conversazione tra amici. Non molto ortodosso, ma efficace
'... per il Giappone il cesso è un arte per i gravinesi l'arte è un cesso'. 

1 commento:

cristiana marzocchi ha detto...

Ne vorrei uno!
Forse ci farò un post, citando la fonte ovviamente.
Ciao