16 giugno, 2015

Omosessuali al rogo! ...

Il settimanale marocchino ritira il numero omofobico.
https://lh3.googleusercontent.com/rKavzGoQWLTTqpTxw4eGomGQeKB0vMVtte0batMCauyk2kF8ystMeglhU3GapWidh66LV0nFSLe1aUGr6NfSdZY=s330

"Vanno bruciati gli omosessuali?". È la domanda choc posta su Maroc Hebdo settimanale in lingua francese sulla sua copertina del 12 giugno Sembra che la risposta alla sua domanda non si sia fatta attendere molto: forti e unanimi le reazioni, la redazione ha deciso di ritirare il suo numero dai chioschi meno di 24 ore dopo la distribuzione. (Telquel). 

Il titolo scandalosamente omofobo è stata arricchito da un commento: "Il Ministero della Salute chiede la depenalizzazione dell'omosessualità in Marocco. Certo, questo è un diritto individuale. Ma, che dire dei valori morali e religiosi?". 

Un odio chiaramente provocatorio, dice il settimanale in lingua francese Tel Quel, che ha suscitato molto scalpore sui social network al momento della pubblicazione l'11 giugno nel pomeriggio. Poche ore dopo la distribuzione di questo numero nei chioschi, Maroc Hebdo ha annunciato attraverso un comunicato pubblicato su Twitter, di ritirarlo dalla vendita, sostituendolo con uno più innocuo. 
 https://twitter.com/marochebdo/status/609686855404027904
Nella sua dichiarazione ufficiale, il settimanale aggiunge: "... Il numero No. 1122 del 12-18 giugno 2015 di MarocHebdo dedicato all'omosessualità in Marocco è stata accolta in modo diverso. Le reazioni sono state particolarmente vive, mettendo sotto accusa il tema trattato dal nostro settimanale".

In realtà, le reazioni non erano sulla questione in oggetto, ma sul tono tendenzioso e odioso della copertina e i commentatori non sembrano convinti da questo testo. Nelle osservazioni, il tono è ancora più virulento, aggiunge Tel Quel.

"Era forse in gioco il tema trattato? L'omosessualità o il rogo? La Vergogna tocca a voi, invece di chiedere perdono per le parole distruttive (omofobiche), ci fate credere che il tema dell'omosessualità sia stato un problema per i lettori e per rispetto dei quali, lo avete ririrato! Parlate di Daesh o cosa?" Si Ribella un lettore, tra gli altri, chiaramente non convinto da queste mezze scuse sbiadite. "Queste non sono scuse, vi scusate per aver scosso, ma non per aver acceso un rogo per uccidere una comunità già perseguitata, vergogna su di voi!" Aggiunge un altro sullo stesso post. 

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