La serata al castello con il patrocinio di Giove e Venere.

Appunti di una serata d'estate:

Giove e Venere vicinissimi, ieri sera, al Castello, quasi a festeggiare una delle più importanti serate della Fondazione (vedi post precedente). 

Salendo faticosamente a piedi, per percorrere il lungo tratto che ci separava dal teatro, dal parcheggio improvvisato ed in salita, Giuseppe mi segnalava i due corpi divini nel cielo ad una distanza angolare piccolissima, 12° direbbe l'astronomo. Le due divinità celesti festeggiavano nella costellazione del Cancro, mentre Saturno, visibile a sud salutava la luna gonfia di emozione, quasi piena, a rimirare il divino insolito cheek to cheek. 

Giuseppe, il Falco, da poche ore ha guadagnato un anno in più, stupito, nella sua giovane età, da tanta accoglienza. Abbiamo incontrato Ugo circondato dalle Grazie, alle prese con un lauto pasto, troppo occupato per dedicarsi ai convenevoli, mentre, a pochi metri, Vincenzo si lamentava tardivamente delle superfetazioni della cosiddetta 'Rigenerazione Urbana'. 

Più in là Raffaele col megapresidente Mario ci accoglievano giulivi per la felice congiunzione astrale e per la gradevole atmosfera, a due passi dalle bancarelle di contorno al magnifico castello. 

All'interno Gelly, Isa, Benedetta, Teresa e Rosa si apprestavano a godersi lo spettacolo, degno di tal nome. Più tardi, mentre la luna si stagliava silenziosa e splendente, guadagnavamo il 'Mate' per un affogato e una granita con panna, con la raccomandazione che fosse 'doppia panna', come viatico degno di un compleanno, una congiunzione astrale ed uno spettacolo ormai già trascorsi.