31 luglio, 2015

RIGENERAZIONE (E DEGENERAZIONE) URBANA ED ANTROPOLOGICA

lettera al blog

In seguito al post dal titolo Appello alla città di Gravina (vedi) pubblicato martedi scorso, per i temi proposti, un vivace dibattito è nato nella città. 
In questo ambito mi scrive Lino Scarnera ponendo le sue riflessioni: 

RIGENERAZIONE (E DEGENERAZIONE) 
URBANA ED ANTROPOLOGICA
di lino scarnera
L’architettura di un luogo organizza i suoi spazi di determinati utilizzi, quindi predispone chi ne fruisce verso alcuni comportamenti, piuttosto che altri. Quando applicati sulle Comunità (gli interventi Urbanistici, in particolare), la definizione degli spazi può influire profondamente sugli stili di vita e sui comportamenti di chi li utilizza, fino a cambiarne radicalmente la cultura. Ciò è avvenuto, ad esempio, in seguito alla ristrutturazione urbanistica fatta ai primi anni ’90 nella Città di Gravina. Prima di tali interventi, Piazza Scacchi e Piazza della Repubblica ospitavano due rivendite di giornali, che fungevano anche da punto di incontro e di discussione, in un periodo in cui la rete internet non era dominante per la comunicazione (e per la socializzazione, purtroppo): al mattino gli acquirenti commentavano le notizie riportate sui giornali, discutendole, a volte animatamente. Tali edicole erano fiancheggiate da strade strette, che consentivano traffico e possibilità di parcheggio limitate. Il transito delle automobili non disturbava molto i pedoni, poiché il numero assoluto di auto in circolazione era molto più basso dell’attuale, benché i gas di scarico fossero molto più inquinanti e maleodoranti. L’abitudine di discutere le notizie era estesa anche alle questioni politiche locali, spesso suscitata da brevi articoli o commenti scritti su tabelloni che i partiti esponevano, soprattutto in Piazza della Repubblica. Le due Piazze, insieme a Piazza Plebiscito e, parzialmente, a Piazza Benedetto XIII, erano abbastanza frequentate da pedoni, benché i consumi fatti presso i bar ed altri locali di intrattenimento (ce n’erano pochi, rispetto ai livelli attuali) fossero più bassi.
Le Piazze, come le strade che le attraversavano, erano tuttavia in pessime condizioni e .... (segue)

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