26 dicembre, 2015

Il Macho. Le donne hanno acconsentito alla sua dominazione

Il comportamento da macho è frutto dell'evoluzione. 
Peggy Sastre, che cura anche un blog all'interno del Nouvel Observateur difende le posizioni atipiche sulle relazioni di genere. Sostiene che le donne abbiano acconsentito alla loro dominazione. 

http://www.amazon.fr/La-domination-masculine-nexiste-pas/dp/2843377811Lei è una specialista di Darwin e Nietzsche, definita Femminista e Darwinista, dottore in filosofia, applica la teoria dell'evoluzione alle questioni di genere. Nonostante il titolo del suo ultimo libro - "Il dominio maschile non esiste", pubblicato dalle Edizioni Anne Carrière - lei stessa si definisce femminista. 


In una recente intervista a proposito del presunto sistema oppressivo maschile, verticale ed unilaterale lei dice che è inesistente, alla domanda se, la sua, sia solo una provocazione, risponde che la dominanza maschile come siamo abituati a pensare non esiste, nella realtà. Non c'è nessun complotto organizzato da e per gli uomini, in cui le donne sarebbero semplicemente raccoglitrici di briciole. 

Quando nel suo libro parla di differenze salariali, di molestie sessuali o di stupro, sembra lo faccia in senso ironico o paradossale. In realtà lei spiega perché la teoria di una oppressione binaria sia troppo semplicistica. Perchè c'è di fatto un sistema - complesso e sostenuto da dinamiche reciproche - in cui gli uomini hanno il monopolio sia del potere che della violenza. Di questo sistema, però, sono anche le prime vittime, in quanto sono loro che muoiono, soprattutto a causa della brutalità in tutte le sue forme. 

Essi sono anche i più vulnerabili: gli uomini sono sovrarappresentati tra i senzatetto e tra i prigionieri. Le donne, se subiscono la glass ceiling (campana di vetro), con anche, sotto i piedi, il pavimento, anch'esso in vetro, tutto ciò le sottrae soprattutto alle condizioni di estrema povertà. 

Se gli uomini abbiano il potere perché le donne erano disposte a cederlo e se sia possibile davvero questa voglia di essere dominate, la Sastre dice che tutto ciò non è, naturalmente, una volontà cosciente. Lei si pone in una prospettiva evolutiva, molto a lungo termine. Con questo focus, ci rendiamo conto che dal punto di vista riproduttivo, gli uomini sono incoraggiati a questa specie di pasticcio perchè sono fertili dalla pubertà alla morte, hanno una notevole quantità di sperma ... É questo che li spinge verso l'assunzione del rischio. 

Le donne hanno ridotto i periodi di fertilità. La gravidanza e il parto sono pericolosi, gli investimenti parentali sono molto onerosi tanto da portarle ad essere prudenti, così che sia più comodo che siano gli uomini ad assumersi i rischi, in particolare, per proteggerle. E ne hanno beneficiato. 

Potrebbe apparire che tutto si riduca alla riproduzione, il libro parla solo di questo. Di fatto l'approccio darwiniano alle questioni di genere è ridotto al minimo, dice la scrittrice, e addirittura demonizzato, ma, ovviamente, le interpretazioni socio-culturali sono ugualmente valide. 

Lei descrive uomini avidi di concorrenza, con diverse partner sessuali, con relazioni a breve termine e di donne compassionevoli, sottomesse, poco desiderose di sesso, quasi un cartone animato ...

A queste obiezioni risponde che I cartoni animati hanno sempre un fondo di verità. Non dobbiamo dimenticare che i nostri stili di vita sono cambiati drasticamente solo da 300 anni, tempo estremamente breve alla luce dell'evoluzione. In precedenza, il nostro ambiente orientava essenzialmente l'umanità verso la sopravvivenza e nient'altro. C'erano solo un paio di clan che riunivano centinaia di migliaia di individui. Oggi siamo approdati in un ambiente più prospero, sovraffollato, dove l'allevamento non è più così critico e dove le donne possono trascorrere più della metà della loro esistenza al di fuori della fertilità. Questa è una novità assoluta nell'ambito dell'evoluzione. 

Quanto alla sua analisi darwiniana, scioccante, se applicata alla violenza domestica, spiega che la violenza domestica è motivata dalla gelosia e dalla paura dell'uomo di aver investito considerevoli risorse per una discendenza che non sarà la sua. È un modo per lui di esercitare il controllo sulla capacità riproduttiva femminile. Ma non dirlo non vuol dire giustificare o scusare: "certo che la violenza domestica è drammatica". 

Quanto al trauma dello stupro che può sfociare in una gravidanza indesiderata ... Tutto questo potrebbe essere uno choc perché oggi le donne hanno imparato meglio i meccanismi di fertilità e gravidanza percepite solo come positive. Ma anche oggi, in alcune regioni, rimanere incinta può essere terribile in molti modi: il rischio di morire di parto, perdita dell'indipendenza ... Nei paesi poveri, la gravidanza è una delle principali cause di mortalità per le donne. 

Quanto alle differenze tra uomini e donne, la biologia, la natura, cambiarle sembrerebbe impensabile. Questo è ciò che pensa la maggior parte delle femministe. Ma tutto ciò viene dall'ignoranza della biologia che non è assolutamente fissa e deterministica.

In definitiva, tutto è legato al nostro ambiente. Se cambia in forma durevole, i nostri corpi seguono il cambiamento. Cioè, se si cambia il contesto, anche noi cambiamo. Così Peggy Sastre pensa che il suo femminismo sia più efficace: perchè ha la diagnosi corretta per essere in grado di curare la malattia.

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