18 gennaio, 2016

Overdose da smartphone. La nuova dittatura

"Il lavoro fuori dall'orario di lavoro è la principale causa di burnout" 

La sentenza è chiara. La ricerca del Chartered Management Institute mostra che i dipendenti dotati di smartphone non staccano mai del tutto. Infatti, il beneficio della vacanza è annullato dal workaholism: il tempo libero non c'è più. Questo superlavoro si traduce in problemi di salute
http://www.telegraph.co.uk/news/newstopics/howaboutthat/12094025/Workers-after-hours-emails-cancel-out-entire-annual-leave-allowance.html
"Ma il punto è proprio questo: intrinsecamente, non c'è nulla in uno smartphone che costringa la gente a inviare di nuovo un altra e-mail, a volte, molto tempo dopo la chiusura dell'ufficio". 

Questa scoperta rivela il paradosso di una tecnologia pensata per aiutarci che è divenuta fonte di ansia. Il cellulare non è il problema, ma il sintomo della pressione sostenuta. Il lavoro si è intensificato, "meno persone lavorano di più, pietra angolare della politica occupazionale nell'era dell'austerità permanente". É la visione stessa dell'uomo che è a poco a poco cambiata: 

"Le persone si vedono, esse stesse, come "capitale umano", piuttosto che essere umano .... 

Il lavoro è fondamentale per la costruzione di questo capitale .... L'impiego e la vita, più in generale, lentamente si fondono e diventano indistinguibili tra loro". 

È nel contesto di questa "teoria economica, piuttosto estrema, del capitale umano" che la tecnologia si inserisce. É forse una perversione? Alcuni dipendenti vanno a dormire con il cellulare. 

Questo stato di cose rivela un disagio economico e sociale profondo. The Guardian, come rimedio palliativo suggerisce una "digital detox" (mini guida di disintossicazione da digitale, che invia ad una pagina di Forbes). 

Tuttavia noi ci riteniamo felici, basti guardare intorno l'uso che se ne fa .... (non è vero Lello, Rosa, Francesco,  ....?). Per il Guardian il miglior comportamento è quello dei francesi ...

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