29 luglio, 2016

Che cosa è il bidet? L'interrogativo del turista.

Tutti gli alberghi, manco a dirlo, offrono questa coppa misteriosa nel bagno delle loro stanze, ma pochi clienti stranieri sanno cosa farne e deviano dalla sua reale utilità. 
http://www.vagabondish.com/an-idiots-incomplete-guide-to-the-bidet/
Questo è un elemento del bagno che il globe trotter trova sempre meno negli alberghi del nord. Tranne che in Italia, dove è sempre presente. Al punto che sarebbe strano se qualche albergo non ne avesse. Ma a volte, alcuni turisti si chiedono come possa essere utilizzato, a che cosa mai possa servire. Queste perplessità bene le esprime il giornale del Ticino, dove la clientela straniera, tedesca in particolare non sa proprio a cosa serva

Noi italiani leggiamo con sorpresa che il bidet, che viene normalmente utilizzato per abluzioni intime o lavanda dei piedi, è spesso deviato dal suo primo utilizzo. Così che, per esempio, un cliente tedesco ha ringraziato un albergo per aver previsto il bagno per il cane, osserva il quotidiano. 

Secondo il presidente dell'Associazione ticinese albergatori, signor Pianezzi, ogni anno molti aneddoti comici gli arrivano circa l'uso del bidet. "Ho sentito di tutto per molti anni", dice. L'esempio che viene più spesso raccontato è quello dell'utilizzo come rinfrescante di birre. 

Per alcuni il problema è soprattutto culturale. "Nel nostro territorio, la tradizione del bidet è forte. Ma siamo di fronte a un cliente tedesco che in gran parte non è abituato a usarlo". 

Il bidet è infatti diffuso nei bagni dei paesi mediterranei come Grecia, Spagna, Portogallo e, in particolare, in Italia, dove gratifica il 97% delle famiglie. É anche molto comune in Brasile e Argentina. Lo stesso dicasi per il Medio Oriente e l'Asia, in particolare in Giappone, dove si chiama "Washlet", lo si trova anche nei bagni pubblici nelle sue forme più automatizzate ed elettroniche. 

Altrove in Europa, il bidet è praticamente sconosciuto, come il Regno Unito o la Germania. In Francia, secondo un sondaggio sul tema pubblicato su Libération nel 1995, il suo uso era costantemente inferiore (42%).

Il bidet quindi ha ancora un bel futuro davanti. Non solo per rinfrescare le birre, per fare il bagno al cane, come porta-giornali per la lettura in bagno o per immergere le piante in una insolita coltura idroponica...

http://www.stilearte.it/francois-boucher-le-toilette-intime-delle-signore-che-i-signori-non-dovrebbero-mai-vedere/Come potete immaginare c'è sempre una première fois anche per il bidet che viene citato la prima volta nel lontano 1726. Denis Diderot nel suo romanzo licenzioso I gioielli indiscreti“, che Carlyle definisce "il più stupido di tutti i peggiori romanzi del passato", ci racconta dell'aristocratica che riceve nella propria camera il Marchese d’Argenson, a cavallo del nuovo strumento sanitario, "intenta tranquillamente all’igiene personale,  in cui le parti intime delle signore sono dotate di parola e raccontano ciò che le loro proprietarie non vorrebbero né mai potrebbero dire". Leggo in Stile Arte, ben nutrito di stampe dell'epoca, nell'articolo "Francois Boucher, le toilette delle signore che i signori non dovrebbero mai vedere (1740-1760)".

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