21 agosto, 2016

Le prestazioni olimpioniche, l'impatto delle regole femminili e i tabù

Fu Yuanhui, nuotatrice cinese, rompe il tabù. 

Alla domanda, durante l'intervista, circa la sua prestazione alla staffetta 4 x 100 m, l'atleta cinese, stella delle Olimpiadi a Rio, ha detto che aveva le mestruazioni. Sui social network, i fan hanno salutato con affetto il suo coraggio.  
http://www.bustle.com/articles/178356-who-is-fu-yuanhui-this-chinese-olympic-swimmer-looks-like-the-happiest-athlete
Le sue reazioni piene di gioia e spontaneità quando apprende del suo tempo di qualificazione nei 100 metri l'8 agosto rimarranno come una delle più forti immagini del Olimpiadi di Rio 2016. 
Dai mezzi di comunicazione, non solo ci ha dato l'immagine dell'atleta robotica e marmorea ma è diventata eroina nazionale in Cina, come sottolinea The Guardian, mietendo milioni di fan sui social network.

La Nuotatrice ventenne ha altresì sorpreso tutti rompendo un tabù particolarmente tenace nel mondo dello sport: le regole. 

Alla domanda circa la sua performance nella staffetta 4 x 100 m di domenica scorsa 14 agosto, quando la squadra cinese ha raggiunto il quarto posto, ha detto all'emittente nazionale CCTV (China Central Television): "Credo di non aver nuotato bene oggi. Sento di aver deluso i miei compagni di squadra ...", "dolori allo stomaco?" chiede la giornalista che si è accorta della cosa. Fu Yuanhui senza esitazione replica restituendole pan per focaccia: 

"...perché le mie regole sono arrivate ieri, quindi mi sento particolarmente stanca - ma al di là delle scuse. Non ho nuotato abbastanza bene". 

Immediatamente, le reazioni si sono diffuse sui social network. I suoi fan l'hanno ringraziata per aver spezzato il silenzio che circonda i cicli mestruali delle atlete, riporta la BBC, su molti account twitter si legge l'ammirazione straripante per Fu Yuanhui per aver nuotato mentre aveva le mestruazioni, "le atlete donne sono le più colpite dalle loro regole, soprattutto quando sono dolorose". 

Su The Guardian si legge che "Molti dicono di non sapere che una donna possa nuotare durante il suo periodo", in un altro passaggio

Ritroviamo diversi interventi dei suoi fan tradotti da Shanghaiist, tra gli altri: "Wow, questa è la prima volta che un atleta ammette di avere il suo periodo". Dopo l'interesse dei media anglosassoni, le dichiarazioni di Fu Yuanhui sono apparse ancora più audaci visto che la Cina è "in ritardo" su questo argomento. 

"Ottant'anni dopo le prime vendite di assorbenti interni negli Stati Uniti, si registra ancora una resistenza culturale fortemente radicata", commenta il quotidiano londinese. Un recente studio mostra che solo il 2% delle donne cinesi li usa. Un ritardo che deriverebbe, secondo USA Today, dalla disinformazione e dall'equivoco secondo il quale questi potrebbero causare la perdita della verginità

Questa non è la prima volta che l'argomento è oggetto di attenzione nei media. Nel cuore dell'estate del 2015, l'atleta Kiran Gandhi fece sensazione eseguendo la maratona di Londra senza protezione, mentre aveva le mestruazioni. Un'esperienza riportata da Medium

Marisa Kabas, giornalista che tratta particolari temi della sessualità per la rivista americana Fusion, ritiene che l'impatto delle regole sulle prestazioni degli atleti non sia stato sufficientemente studiato per poterne trarre conclusioni rilevanti. É come se il tabù che le circonda impedisse ai ricercatori di guardare veramente a fondo. 

"Anche nelle società occidentali, dove i 'buffer' sono comuni, le donne sarebbero giudicate severamente se osassero dire che le regole hanno inciso sulle loro prestazioni ... Con Fu Yuanhui e quelle come lei, il silenzio finalmente si è rotto". 

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