19 agosto, 2017

Il controesodo. Aumentano i rimpatri in Africa.

I "RE-PATS (rimpatriati)" africani, quelli che tornano al lavoro nel loro continente. Sempre più africani tornano alla terra dei loro antenati con nuove opportunità a loro disposizione. 
https://www.theguardian.com/world/2017/feb/05/ethiopia-repats-build-modern-homeland-chefs-musicians-entrepreneurs
Questo è uno dei flagelli che colpiscono l'Africa. Oltre alla mancanza di lavoratori altamente qualificati in settori chiave dell'economia, come le nuove tecnologie, l'estrazione mineraria ..., il continente ha visto un gran numero di laureati nelle sue università o istituti involarsi verso l'Europa, Asia e Nord America dopo i loro studi. Un fenomeno d'espatrio massiccio che ostacola lo sviluppo dei paesi africani. 

Ma con il boom che tocca alcune megalopoli africane, un reflusso lento sembra essersi messo in moto. Gli espatriati rispondono sempre più al richiamo della loro patria, che ora offre loro maggiori opportunità di carriera. Un ingegnere nigeriano o keniano in nuove tecnologie in California potrebbe sperare di trovare una posizione di grande responsabilità nel suo settore a Lagos o Nairobi. in banchiere algerino con sede in Europa vedrà l'opportunità di aprire una società di consulenza in Algeria dove l'economia si sta lentamente liberalizzando. 

Il quotidiano britannico The Guardian, per esempio racconta di come migliaia di giovani etiopi educati e con con le loro famiglie stabilite all'estero, tornano al paese in cui il tasso di crescita si avvicina al 10% già da diversi anni. "Uno delle più lunghi boom economici degli ultimi anni in tutto il mondo, tale da trasformare la vita di decine di milioni di persone e le opportunità di business disponibili che erano inimmaginabili anche solo una generazione fa", così così dice il quotidiano britannico. 

La rivista Inspira Afrika in collaborazione con Avako Africa e Africa France Hanno ricercato e tracciato un profilo di rimpatriati francesi per capire meglio le loro motivazioni attraverso un ampio sondaggio

Ne è venuto fuori che quasi il 38% dei rimpatriati sono dirigenti. Lavorano nel settore bancario e finanziario (19%), marketing e comunicazione (21%) e delle telecomunicazioni (13%). 

Il motivo principale del loro ritorno è quello "di avere un impatto sul continente". il 63% di loro. Il 49% ha avuto un'interessante opportunità professionale e il 22% perché ha sentito la pressione della famiglia per tornare nel continente. 

Ma il 58% dei repats non sono completamente tali in quanto rappresentano il ritorno, ma in nuovo in un altro paese, diverso dal proprio. Infine, la parola "Repat" dovrebbe essere declinata al femminile, perché sono soprattutto le donne, il 58%, a tornare nella terra dei loro antenati.

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