06 agosto, 2017

Soffiare sulla torta moltiplica per 14 volte il numero di batteri

A chi come me, recentemente (ma vale per tutti), si è trovato a celebrare questo rituale, questa notizia lascia pensare: Spegnere le candeline moltiplica per 14 il numero di batteri sulla torta. Il momento fatidico in cui tutti guardano durante una festa di compleanno pone alcuni problemi di salute, secondo un professore americano ... 

https://www.theatlantic.com/health/archive/2017/07/birthday-candle-bacteria/534987/Paul Dawson, professore di sicurezza alimentare alla Clemson University, negli Stati Uniti, ha calcolato il numero di batteri che atterrano su una torta quando abbiamo saltare in aria le candele. Lo studio è stato pubblicato sul serissimo Journal of food Research. La cosa non è poi così peregrina, anche se lo scienziato ha semplicemente voluto rispondere a una domanda di sua figlia. 

Il team di ricercatori ha fatto la sua esperienza con una falsa torta in polistirolo coperto con un foglio di alluminio, una glassa di zucchero ed una vera ciliegina. 

Prima del soffio sulle candeline, hanno condiviso una pizza in modo tale da riprodurre le condizioni dir un pasto per la festa. "Abbiamo pensato che avrebbe aiutato le ghiandole salivari a raggiungere il loro regime", ha detto Paul Dawson. 

Gli scienziati hanno quindi diluito la glassa con acqua sterilizzata e poi sparsa su "piastre di Petri", dice The Atlantic. Il risultato è scoraggiante oltre che nauseante:lo zucchero mediamente conteneva "il 1400% in più batteri di una superficie intatta, cioè quattordici volte". 

Paul Dawson e i suoi colleghi hanno anche scoperto che la quantità di batteri dipendeva dalla persona soffiante. "Alcune persone non diffondono i batteri della respirazione, mentre altre, per un motivo o un altro, ne inviano una quantità enorme", dice il cattedratico. 

Non c'è bisogno di mettere le croci sulla vostra torta. I ricercatori hanno riferito che i batteri in questione non erano pericolosi fino a quando la persona soffiante non era malata. Soffiare, dunque, va bene ma non starnutire...  

Nessun commento: