21 settembre, 2017

Perchè le donne sono attratte dal Daesh?

Traumi personali, una ricerca esistenziale esuberante o l'adesione all'utopia idealista islamica spiegano il jihadismo femminile. 

http://www.raffaellocortina.it/scheda-libro/fethi-benslama/un-furioso-desiderio-di-sacrificio-9788860309051-2580.htmlIl 'jihadismo' delle donne è spesso spiegato dai traumi personali, da una ricerca esistenziale ostacolata o dall'adesione ad un'ideologia islamista idealizzata, dicono i ricercatori. 

Quasi il 10% dei 5000 jihadisti europei che hanno aderito al DAESH (ISIS), in Siria e Iraq, negli ultimi anni sono donne. 

Per 'tentare di spiegare la seduzione esercitata su di esse dallo stato islamico', Fethi Benslama, psicoanalista ed il sociologo Farhad Khosrokhavar hanno studiato sessanta casi. 'Abbiamo cercato di capire il motivo per cui hanno voluto aderire al califfato' dice Farhad khosrokhavar, co-autore di 'Le djihadisme des femmes', uscito a metà settembre in Francia, edito da Seuil. 

'Alcune di esse hanno subito lesioni, reali o immaginarie, ma l'adesione delle altre, soprattutto le giovani ragazze, si spiega con l'impazienza di diventare adulte, di uscire fuori dalla prolungata adolescenza, situazione che è spesso comune nelle nostre società occidentali', afferma il sociologo. 


'L'utopia jihadista, il mondo ideale della sua propaganda, rende esaltante il ruolo di moglie di un combattente, quasi un principe vestito di fronzoli, affascinante, coraggioso e sincero, e di madre 'di tanti piccoli leoni', la prossima generazione di jihadisti, indottrinati sin dalla prima età


'Una volta sul terreno, in condizioni difficili, anche terribili, che non avevano niente a che fare con quello che pensavano di trovare, molte erano disperate. Alcune hanno cercato di tornare indietro. Alcune ci sono riuscite, altre sono state uccise. La maggior parte di loro è delusa', dice Khosrokhavar


'Il Daesh è tutt'altro che tenero con le donne', scrivono i due ricercatori all'apertura del loro libro. 'Disparità di trattamento, confinamento in case chiuse dove devono attendere il futuro marito, proibizione di uscire da sole per la strada, imposizione del velo integrale. l'eclatante disuguaglianza dei diritti tra uomini e donne: ci sono tutti gli ingredienti che offendono la coscienza moderna'. 


Nonostante ciò, quella propaganda riesce a far vibrare le corde più sensibili di alcune, spesso giovani o giovanissime, che trovano in questa camicia di forza di regole, norme e divieti, gli anti-modelli da raggiungere per una più completa realizzazione di sé, almeno inizialmente. 


'La propaganda dell'islamismo radicale, diffusa dal Daesh (acronimo in arabo dello stato islamico) promuove il mito di una nuova femminilità integrale', spiegano Fethi Benslama e Farhad Khosrokhavar, 'attraverso la moralizzazione delle relazioni di genere e l'affermazione di norme ultra-repressive, hanno sedotto una serie di ragazze adolescenti e giovani donne in crisi d'identità'. 


A causa delle disfatte militari successive nella Repubblica araba siriana e in Iraq, centinaia di occidentali, compagne di jihadisti ed i loro figli sono ora prigionieri, soprattutto in Iraq e in Turchia. Farhad Khosrokhavar ha affermato che il loro destino nei mesi a venire costituirà un grosso problema. 


'Sul versante europeo, non si é molto entusiasti all'idea del loro ritorno. Vorremmo che sparissero dalla scena. Ma dovremo prendersi cura di coloro che torneranno'.  


'Sono spesso traumatizzate ed i loro figli sono particolarmente problematici. Alcuni sono stati sottoposti a lavaggio del cervello. È davvero necessario prendersene cura o avranno un sacco di conseguenze traumatiche e, in futuro, potremo avere giovani senza cervello che uccideranno per un sì o per un no, o prepareranno attentati', dice Khosrokhava.  


'Bisogna prendere questo problema di petto. So che è costoso, che non esiste un modello stabilito per la de-radicalizzazione, ma non possiamo non provarci. Dobbiamo tentare, organizzare i dispositivi per prendersi cura di loro', aggiunge. 


'E ci sono anche quelle che sono completamente indurite, che ancora credono. Per quanto riguarda gli uomini, invece, dobbiamo distinguere tra pentiti, induriti, indecisi e traumatizzati'.


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